Rassegna Stampa 10 dicembre (notizie della settimana 3 – 9 dicembre 2018)

 

E per il 2019 pare che il bonus formazione sia salvo non solo per la formazione tradizionale ma anche per i corsi in e-learning. Per fare fronte comune verso il Governo sono dodici le organizzazioni di categoria che si sono unite a formare un’unica voce. Dodici organizzazioni, che rappresentano 3milioni di aziende, il 65% del Pil e oltre 13milioni di occupati, chiedono le infrastrutture, grandi opere e piccoli cantieri, un piano di inclusione giovani e la detassazione dei premi di produttività, insieme al potenziamento di Industria 4.0,  alla formazione, al credito d’imposta per la ricerca e l’innovazione.

Stando all’agenda che emerge dalla stampa nazionale, lo sviluppo del Paese ha orientamenti precisi. Si discute molto, in questi giorni, del ruolo delle Pmi per trainare il “sistema Italia”; del ruolo delle imprese del Sud considerando che, per esempio, i prodotti manifatturieri realizzati nel Mezzogiorno vengono esportati in 206 Paesi di tutti il mondo, pochi in meno del totale dell’export nazionale (230); del ruolo della green economy, che evidenzia dati di crescita potenziale interessanti. Per esempio Confindustria ha presentato il «Libro bianco per uno sviluppo efficiente delle fonti rinnovabili» per raggiungere gli obiettivi europei e centrare una crescita di 126 miliardi di euro entro il 2030

E un altro fronte di sviluppo, culturale oltre che economico, è quello presentato da Patrizia Grieco, presidente dell’Enel e soprattutto del Comitato italiano della Corporate Governance, che ha sottolineato come “ormai è conclamato che l’impatto sociale è decisivo per la competitività” e pare che il tema sia ormai chiaro alla comunità finanziaria italiana. Significa, per le imprese, prendersi in carico gli effetti che la loro esistenza può avere sull’ambiente e sulle persone, a partire dalle comunità locali nelle quali sono fisicamente insediate.

Il tema degli impatti ha molto a che fare anche con l’introduzione dell’automazione nelle imprese che certamente mette a rischio l’assetto tradizionale dell’occupazione insieme, va detto, alla possibilità di aprire nuovi orizzonti di libertà dalla fatica e la possibilità di creare nuove imprese, come dimostrano le 4 start-up che hanno vinto il premio nazionale degli incubatori universitari.

Momenti critici, invece, per il futuro di un settore-chiave del made in Italy: il food. Il senso di urgenza è riassunto bene dalle parole del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio:  “E’ gravissimo quello che sta succedendo contro il nostro Paese”. All’Onu, infatti, è stata presentata una risoluzione sullo sviluppo sostenibile da parte dei sette paesi del gruppo Foreign Policy and Global Health (Brasile, Francia, Norvegia, Indonesia, Sudafrica, Thailandia e Senegal) che ripropone la proposta dell’Oms di introdurre tasse, etichette di alert come quelle delle sigarette, e restrizioni nelle politiche di marketing su “cibi e bevande non salutari”. Cibi non salutari che, secondo i tecnici dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono quelli che superano determinate soglie di sale, grassi e zuccheri. Un’indicazione che penalizza in maniera sostanziale tutte le eccellenze alimentari italiane – olio extra vergine d’oliva, prosciutto, formaggi, pasta, vini, dolci e così via. Mentre favorisce i prodotti ritoccati in laboratorio con la chimica dalle Big Pharma e dalle multinazionali del food che sostengono l’Oms.

Di seguito i link agli articoli:

Incontro alle CCIAA di Salerno e Caserta: Le opportunità del Piano Nazionale Impresa 4.0

 

#Impresa40 è un termine legato a un nuovo paradigma industriale che in quanto tale, contempla un cambiamento “rivoluzionario”, paragonabile ai tre precedenti epocali passaggi industriali, ognuno caratterizzato da una specifica tecnologia. Ma questa rivoluzione, differisce dalle precedenti, poiché legata ad un mix tecnologico di automazione, informazione, connessione e programmazione, in grado di produrre un cambiamento tecnologico e culturale, basato sull’integrazione delle nuove tecnologie nei diversi processi produttivi, sempre più smart, più intelligenti, e più veloci ed efficienti. #Stampanti3D#IoT#Bigdata#Smartmanufacturing#Opendata#Cloudcomputing e #Robotica sono soltanto alcune delle innovazioni che stanno contribuendo a ridisegnare il modo di fare impresa, creando business model completamente nuovi, un’importante opportunità per le imprese, che in quanto tale, apre nuove insidie.

Un’Italia che si trova al centro della complessità tra Europa e #Mediterraneo, e che merita di cogliere la sfida per generare un modello d’innovazione coerente con i suoi valori e le sue peculiarità. Le piccole e medie imprese che hanno contribuito al primato italiano, non possono snaturarsi sotto il peso della propaganda tecnologica. Ma è il tempo di addomesticare le tecnologie per rilanciare e fare grandi le nostre imprese nel mondo, producendo impatti positivi sull’economia, l’ambiente e le nostre comunità.

Proprio per questo, i prossimi 10 e 11 dicembre, Alex Giordano e Derrick de Kerckhove, due tra le menti più brillanti del panorama mondiale dell’innovazione #digitale, incontreranno gli imprenditori di #Salerno e di #Caserta per costruire insieme un Punto Impresa Digitale Mediterraneo. PIDMed è il primo prototipo di un Punto Impresa Digitale a vocazione mediterranea, promosso dalle Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Caserta e Camera di Commercio di Salerno, in partnership con il programma Societing4.0 dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II e il supporto di Unioncamere.

Durante l’incontro saranno illustrati i vantaggi, per le imprese locali, delle principali #tecnologie40 e dei nuovi scenari imprenditoriali da esse derivanti. Un workshop altamente formativo e gratuito solo per le prime 60 imprese che si registreranno a questo link:
– Salerno 10 dicembre, ore 10.30: https://bit.ly/2Pcfgri
– Caserta 11 dicembre, ore 10.30: https://bit.ly/2BLhLNK

Rassegna Stampa del 03 dicembre, notizie della settimana 26 novembre – 02 dicembre 2018

 

Riusciranno i nostri eroi…? Momento critico per le Pmi italiane, testimoniato dalle continue perplessità delle parti sociali, sindacati e associazioni di categoria, oltre che da un’inchiesta intitolata “La solitudine dell’impresa”.

Dalla segreteria Cisl si punta il dito sulla riduzione degli occupati e sulla difficoltà delle imprese in mancanza del sostegno alla formazione professionale e in seguito al taglio alle infrastrutture. La preoccupazione è stata ribadita al forum della Piccola Industria che si è tenuto in settimana, sottolineando la necessità per le imprese di formazione, di competenze manageriali e di nuovi modelli di business.

In seguito alle tante voci che si sono levate, il Governo nelle correzioni alla manovra sta pensando di inserire il segnale di un maggiore impegno per lo sviluppo. Si pensa a un parziale rafforzamento del piano Impresa 4.0 ed a un taglio del cuneo fiscale agendo sulla riduzione delle tariffe Inail. Mentre per il Mezzogiorno ci sarebbe l’ipotesi di una versione rafforzata dei finanziamenti della Nuova Sabatini. Inoltre fra il 22 e il 29 gennaio sarà possibile inviare le domande per due importanti bandi finanziati con il Pon «Imprese e Competitività». Il primo riguarda le aree tecnologiche «Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita». Le somme disponibili per il primo bando ammontano a 562,7 milioni di euro. Il secondo, invece, è il bando «Macchinari Innovativi», dedicato ai programmi di investimento di transizione del settore manifatturiero verso la Fabbrica Intelligente e sono disponibili oltre 340 milioni di euro.

Uno dei comparti che, nonostante tutto, sta trainando il Paese è quello della meccanica. Nel 2018 anche le startup mostrano una realtà che sta crescendo riuscendo ad attrarre 229 milioni di investimenti dall’estero (il 73% dagli Stati Uniti) e 215 milioni da operatori come i fondi di venture capital -indipendenti, aziendali o governativi – oppure da finanziarie regionali. Anche il mercato accelera, con operazioni più numerose e di maggior valore.

È proprio da Federmeccanica che arriva una richiesta forte sul tema dell’alternanza scuola-lavoro attraverso la petizione “Più Alternanza. Più Formazione” promossa attraverso Chance.org per sollecitare una correzione di rotta della manovra di Governo che ha più che dimezzato il numero di ore e le risorse disponibili. La petizione nella prima giornata ha avuto oltre 1.500 adesioni. La cifra dell’alternanza scuola-lavoro, soprattutto negli istituti tecnici e professionali, è il trasferimento delle competenze dalla realtà produttiva agli studenti. Un processo impegnativo per le imprese ma indispensabile per completare la formazione tra i banchi: i ragazzi entrano nei laboratori, conoscono gli impianti, apprendono soft skills, dunque le 400 ore obbligatorie on the job introdotte, nel 2015, dalla legge 107, nell’ultimo triennio delle superiori, appaiono necessarie. La loro riduzione, prevista in manovra, ad almeno 180 ore nei professionali, 150 ore nei tecnici, viene considerato un passo indietro che rischia di trasformare l’alternanza in una gita in azienda.

Per favorire l’ingresso in azienda di nuove competenze il gruppo Feralpi ha di recente lanciato un’iniziativa rivolta a giovani laureati, cercando quelli con l’«x factor». Feralpi è uno dei principali player siderurgici italiani ed europei, con una produzione di 2, 5 milioni di tonnellate di acciaio, 1.500 occupati e un fatturato di 1,2 miliardi di euro, realizzato vendendo soprattutto acciai destinati all’edilizia. Due team di 12 ingegneri si sfideranno su progetti trasversali, in collaborazione con l’Università di Brescia, e il team che proporrà le idee più interessanti sarà assunto.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Rassegna Stampa del 26 novembre, notizie della settimana 19 – 25 novembre 2018

A.A.A cercasi… è sempre più evidente che il mercato del lavoro italiano sta richiedendo a gran voce tante figure professionali nuove e con formazione specifica.

Secondo Fondirigenti, il fondo interprofessionale nato 20anni fa per iniziativa di Confindustria e Federmanager, nel 2020 più di un terzo delle competenze attuali saranno obsolete per cui la formazione e la conoscenza diventano un obbligo per l’Italia che rimane pur sempre il secondo Paese manifatturiero d’Europa. Anche il Presidente di Federmeccanica conferma chiaramente che in questo nuovo paradigma dell’industria va avanti solo chi si specializza, sposa il digitale e fornisce «servizi su misura» alle altre realtà di un territorio. In questa direzione serve formazione specializzata se è vero che oltre il 40% delle imprese di Federmeccanica lamentano pesantemente il fatto di non riuscire a trovare lavoratori specializzati. In questo rapido processo di cambiamento servono sinergie abilitanti con un ruolo rilevante affidato ai Competence Center. E nei prossimi cinque anni anche l’industria della moda, in tutti i suoi comparti, è pronta a offrire un contratto di lavoro a oltre 47mila “tecnici” (7% laureati, 35% diplomati).

Per altro ci sono settori produttivi che stanno dimostrando una buona capacità di sviluppo come quello della meccatronica che in due anni (tra il 2015e il 2017) ha visto crescere il numero delle società di capitali attive del 32,8%. Nello stesso periodo sono cresciuti i dipendenti (883.082, +23,8% rispetto al 2015) e il fatturato complessivo è balzato del 42,4%, superando i 270 miliardi di euro. Anche qui, come negli altri settori, si deve fare i conti con il mismatch di competenze tra domanda del mondo del lavoro e offerta di personale dotato di una formazione tecnica avanzata.

Sono così importanti le persone adeguatamente formate che, a tutela gli imprenditori che investono sulle persone e sullo sviluppo delle “competenze giuste”, il #Cherrypicking è stato ufficialmente dichiarato concorrenza sleale. Significa che non si può assumere personale strategico e altamente formato da un’azienda dello stesso settore per impiegarlo nello svolgimento di mansioni uguali o anche assimilabili. L’attesa del mondo delle imprese tutte – piccole, medie e grandi – è rivolta alle decisioni del Governo dato che per il piano Impresa 4.0, dopo il riordino deciso con il governo nel disegno di legge di bilancio presentato alle Camere, il cantiere resta ancora aperto.

Per fortuna ci sono esempi virtuosi che ci aiutano a vedere il bicchiere mezzo pieno come il Trentino 4.0 che mostra una ricetta vincente: investimenti in formazione superiori alla media e politiche pubbliche e private per incentivare la nascita di nuove attività ad alto valore aggiunto.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Bando Macchinari Innovativi: Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato

La misura Macchinari Innovativi è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di sostenere la realizzazione, nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), di programmi di investimento diretti a consentire la transizione del settore manifatturiero verso la cosiddetta “Fabbrica intelligente”.

La misura sostiene gli investimenti innovativi che, in coerenza con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la Strategia nazionale di specializzazione intelligente, consentono l’interconnessione tra componenti fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica, favorendo l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali. La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a euro 341.494.000,00, di cui:

  • euro 119.205.333,33 a valere sul Programma complementare di azione e coesione “Imprese e competitività” 2014-2020 approvato dal CIPE con delibera n. 10/2016 del 1° maggio 2016;
  • euro 169.194.666,67 a valere sull’Asse III, Azione 3.1.1 del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR;
  • euro 53.094.000,00 a valere sull’Asse IV, Azione 4.2.1 del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, riservata ai programmi di investimento innovativi basati sulle tecnologie per un manifatturiero sostenibile in grado di garantire un utilizzo più efficiente dell’energia.

Quali spese sono ammesse?

I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi che, in coerenza con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la Strategia nazionale di specializzazione intelligente, consentano l’interconnessione tra componenti fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica, con conseguente riduzione dei costi o incremento del livello qualitativo dei prodotti.

Chi può partecipare?

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che alla data di presentazione della domanda sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.

Qual è l’entità e la forma dell’agevolazione?

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %. Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.

Quando scade?

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi: – verifica del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10.00 del 9 gennaio 2019; – compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 15 gennaio 2019; – invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 29 gennaio 2019.

Trovi tutti gli approfondimenti sui punti sopra citati a questo link.

Little Digital Faire alla Camera di Commercio di Caserta il 27 e il 28 Novembre

La Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Caserta è parte attiva del network 4.0, difatti dallo scorso 2017, ha aderito al P.I.D., Punto Impresa Digitale, nato con l’obiettivo di favorire la diffusione e lo sviluppo dell’innovazione digitale. Per meglio rispondere a tale obiettivo, la CCIAA ha instaurato un protocollo d’intesa con l’Università Federico II di Napoli, recentemente nominata Competence Center del Piano Nazionale #Impresa40, per co-creare #PIDMed, progetto di ricerca-azione, volto a intercettare le esigenze del tessuto socio-economico meridionale.

Crescono sempre più le esigenze di nuove competenze in tale ambito, non a caso recenti studi dimostrano che un azienda su quattro richiede competenze legate alle tecnologie 4.0 e più in generale, una forte propensione all’innovazione tecnologica. 

A tal scopo, il prossimo 27 e 28 Novembre, presso la CCIAA di Caserta, verrà allestita una “Piccola Fiera del digitale” per mostrare concretamente, agli imprenditori e giovani studenti, il funzionamento di tali tecnologie e approfondire con loro, attraverso workshop interattivi e ludico-esperienziali, le competenze necessarie al lavoro del futuro. 

Durante le due giornate sarà possibile chiacchierare con #Pepper, il social robot di PRISCA Lab, immergersi nella #RA con i visori di SpinVector, osservare oggetti creati da una #Stampante3D di KromLabòro FabLab, effettuare test di intelligenza emotiva con Colloquio24.it, vedere come funzione un laser scanner con Innovus Ingegneria, utilizzare dispositivi intelligenti basati sulla logica della #IoTcome la lampada di Dkoll o sistemi di controllo da remoto come quelli sviluppati da Nexus TLC e 012factory.

Rassegna Stampa del 19 novembre, notizie della settimana 12 – 18 novembre 2018

Al centro della settimana ancora i commenti e le considerazioni sulla Manovra del Governo soprattutto per quanto riguarda Impresa 4.0 e la spinta alle PMI sul fronte dell’innovazione.

I dati Istat hanno mostrato una flessione della produzione nel mese di settembre e il rischio che si intravede all’orizzonte, negli scenari più cupi, è quello della recessione. Si invoca una vera innovazione che vada al di là della retorica e faccia muovere l’Italia che, invece, sembra attendere i risultati futuri senza progettare il presente. In questo contesto l’impianto per l’impresa 4.0 – uno dei pochi territori di incontro tra un governo degli ultimi anni e la Confindustria – è stato largamente depotenziato. Su questo concordano sia Robiglio (Confindustria Pmi) che Boccia (Confindustria), il quale in settimana ha presentato al Senato una serie di proposte per rispondere alla «prima grande sfida che è il lavoro».

Cresce, infatti, il gap digitale delle imprese e per formare e supportare i giovani talenti stanno intervenendo le grande società. Vodafone propone il programma «What will you be» che vuole supportare 100mila ragazzi in 5 anni. E Manpower group ha lanciato al Kilometro rosso di Bergamo l’Experis Academy con l’ambizione di diventare uno dei poli mondiali della formazione sulla guida autonoma.
Per aprirsi ai giovani anche le Pmi si sono riunite organizzando il Pmi Day: per 42mila giovani si sono aperte le porte in 1.100 imprese.

Ma le indicazioni che arrivano da più fronti, soprattutto al Governo, sono di supportare gli investimenti in
ricerca e sviluppo affinché passino dall’attuale 1,3% del Pil (vale a dire 22 miliardi l’anno) a una percentuale più vicina al 2,9 della Germania. Per altro proprio la Germania, che è stato il pioniere europeo di Industria 4.0, cerca ora di recuperare il ritardo accumulato nei confronti dell’intelligenza artificiale con un Piano Nazionale dedicato. L’investimento è di 3 miliardi di euro nei prossimi 6 anni.

I Millenials sono stati al centro del Forum Wpp/The European House-Ambrosetti Millenials in quanto prima generazione di consumatori che ha accesso diretto e gratuito a servizi e informazioni. Possono avere tutto a casa a costi bassi e usando solo uno smartphone. E questo cambia il volto delle città, dai cui centri storici spariscono negozi di molti settori. Cambia il rapporto con le marche, che ora realizzano prodotti sempre più personalizzati. Cambia il modo di divertirsi, moltiplicando le scelte e le modalità di fruizione.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Rassegna Stampa del 12 novembre, notizie della settimana 5 – 11 novembre 2018

Continuano le reazioni sulle scelte del Governo per quanto riguarda il programma Impresa 4.0. In particolare il presidente di Confindustria digitale ha sottolineato che “mettere in discussione il piano Impresa 4.0 vuole dire rinunciare a 800 mila nuovi posti di lavoro in tre anni. E rinunciare alla riqualificazione di altrettanti lavoratori nello stesso periodo”. Quello che serve, secondo Elio Catania, è il credito di imposta sulla formazione.

Il tema della formazione e delle competenze è il tema principale quando si parla di 4.0 e in settimana si è focalizzata l’attenzione in particolare sul ruolo di managar e dirigenti, facendo riferimento anche ai modelli di formazione possibile per la rapida diffusione di competenze 4.0.

Mercoledì a Milano l’evento organizzato da Deloitte dal titolo “Innovazione ed eccellenze italiane: Food, Nautica e Manifattura” è stata l’occasione per fare il punto sui processi di cambiamento in atto nel nostro Paese e si è parlato anche dei Competence Center, il network per il trasferimento tecnologico in grado di mettere in contatto la ricerca delle università italiane con la domanda d’innovazione delle imprese.

Che le innovazioni tecnologiche possano supportare le imprese nei modi più diversi lo dimostra l’esperienza dell’azienda marchigiana di calzature Doucal’s che ha creato, insieme a un team di esperti dell’Università Politecnica delle Marche, degli occhiali smart virtuali da far indossare ai loro artigiani. Sono accessori speciali, 4.0, perché memorizzano, tramite una videocamera e una scheda di memoria al loro interno, le abilità manuali dell’artigiano calzaturiero per agevolare la formazione del personale, ridurre gli errori, ottimizzare la produzione e tramandare le competenze aziendali.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Rassegna Stampa del 5 novembre, notizie della settimana 29 ottobre – 4 novembre 2018

Questa settimana il tema dei temi è quello delle risorse economiche per le imprese. Una parte dei contributi raccolti presenta le occasioni che l’Europa rende disponibili attraverso tanti incentivi rivolti soprattutto alle PMI innovative, alle imprese che investono su ambiente e sviluppo rurale e ai giovani imprenditori. In un altro contributo presente in rassegna si fa riferimento alla disponibilità di ulteriori 560 milioni di euro che sono destinati all’innovazione per agrifood, fabbriche 4.0 e scienze per la vita.

Ancora di risorse si parla in un articolo che presenta i punti più rilevanti del testo finale della legge di bilancio evidenziando la presenza dei voucher per le Pmi che potranno essere utilizzati per consulenze manageriali sull’innovazione digitale e la creazione di un fondo da 45 milioni per progetti su intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Si parla ancora di risorse, anche in tono critico, in altri articoli usciti in settimana come reazioni alle scelte che il Governo sta facendo rispetto al Piano Nazionale Impresa 4.0. Le critiche arrivano soprattutto da Confindustria e, in modo particolare, sui tagli previsti per la formazione.

A conferma dell’utilità di politiche e supporti alla formazione 4.0 i dati Unioncamere e Anpal, dai quali emerge che nei prossimi 5 anni le imprese italiane sono pronte a offrire un posto di lavoro a 469mila tecnici, super periti Its, laureati nelle materie “Stem”. L’attuale offerta formativa, tuttavia, non sarà in grado di soddisfare la richiesta del mondo del lavoro e già oggi, del resto, il 33% delle professionalità tecniche richieste dalle aziende è risultato introvabile.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Il 29 ottobre: Pillole d’innovazione per il farmacista del futuro, il 4.0 per la farmacia

farmacia

Il prossimo 29 ottobre, alle ore 10.30, si terrà, presso la Farmacia Centrale Dr.Fausto Pozzuoli dal 1764 Sparanise, un evento organizzato nell’ambito P.I.D., Punto Impresa Digitale, dedicato al mondo del Retail Farmaceutico: “Pillole d’innovazione per il farmacista del futuro”.

La CCIAA di Caserta, dallo scorso 2017, ha aderito al nuovo ecosistema 4.0, diventandone parte attiva, promuovendo attività formative, campagne informative e incentivi volti a sostenere la trasformazione digitale delle MPMI del territorio. Un supporto tangibile per le imprese interessate ad implementare il loro business in ottica 4.0, attraverso l’adozione delle nuove tecnologie sempre più smart ed efficienti.

L’evento sarà rivolto alle aziende del settore farmaceutico per mostrare da vicino le opportunità e i benefici di chi ha già creduto ed investito nel nuovo paradigma tecnologico Impresa 4.0. Nel corso dell’evento saranno presentati e approfonditi gli strumenti e le strategie di supporto per migliorare la presenza on-line delle imprese e le opportunità di incentivi e finanziamenti previsti dal Bando Voucher Digitali I4.0 2018.

Il team di PIDMed sarà presente per incontrare tutti gli interessati e dare il suo supporto. Durante l’evento il nostro Direttore Generale Alex Giordano racconterà delle possibili applicazioni del 4.0 per le micro, piccole e medie imprese.

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