Rassegna Stampa: Competenze digitali e misure di agevolazione per le imprese: Il Piano Nazionale Transizione 4.0 e il PNRR

Grande partecipazione al meeting Competenze digitali e misure di agevolazione per le imprese: Il Piano Nazionale Transizione 4.0 e il PNRR organizzato da PIDMed con Fondazione Saccone, Banca Campania Centro e Fondazione Cassa Rurale di Battipaglia, trasmesso in diretta dalla sede della Fondazione Saccone e che ha visto circa 200 imprenditori iscritti.

Fra i temi principalmente discussi le misure agevolative del Piano Transizione 4.0, i possibili vantaggi e opportunità per le imprese, oltre  alle informazioni sulla formazione e le competenze digitali, nonché riflessioni e approfondimenti sul concetto di “fare rete” tra gli imprenditori, così importante a livello territoriale e di piccola e media impresa.

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Transizione 4.0: Competenze digitali e misure di agevolazione per le imprese

Competenze digitali e misure di agevolazione per le imprese: Il Piano Nazionale Transizione 4.0 e il PNRR

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, evoluzione del precedente Impresa 4.0, è un programma volto a favorire il trasferimento tecnologico promuovendo la trasformazione digitale dei processi produttivi con investimenti e agevolazioni in ricerca e sviluppo, beni strumentali materiali e immateriali, formazione 4.0, innovazione tecnologica, green e digitale.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato il 13 luglio 2021 prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni. I progetti nella missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, hanno l’obiettivo di favorire l’innovazione in chiave digitale, sostenendo l’infrastrutturazione del Paese e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese. Il Ministero punta a sostenere gli investimenti strategici proprio nell’ambito della Transizione 4.0 e favorire i progetti innovativi per le filiere del Made in Italy.

Per le linee di intervento promosse dal Mise sono stanziati complessivamente 14,16 miliardi di risorse previste dal PNRR e dal Fondo complementare:

  • Transizione 4.0 – 13,38 miliardi
  • Politiche industriali di filiera – 750 milioni

Il 27 aprile 2022, il Governo ha reso nota la tabella di ripartizione del Fondo complementare, cioè risorse dello Stato che si aggiungono nel PNRR ai fondi europei di NextGeneration UE: per Transizione 4.0 sono stati previsti altri 4,48 miliardi di euro, per cui la dotazione totale ammonta a 18,45 miliardi di euro.

Il nuovo Piano Transizione 4.0 consiste in un’unica misura, con aliquote differenti per diverse categorie di beni. Il nuovo credito di imposta previsto dal Piano Transizione 4.0 sostituisce dal 2020 le misure disponibili fino all’anno precedente, tra cui iperammortamento e superammortamento. Si prevede dunque , in questo nuovo Piano, non solo un cambio di “nome” ma anche un rafforzamento della  strategia nella misura in cui si prefigge di dare una spinta forte all’innovazione e alla trasformazione digitale dei processi produttivi, alla formazione e al trasferimento continuo di competenze dei lavoratori, all’eco-sostenibilità e agli investimenti green, grazie a un pacchetto di agevolazioni modificato rispetto al Piano Impresa 4.0, che era basato, come detto, su iperammortamento e super ammortamento.

Il nuovo impianto normativo-agevolativo prevede invece un articolato regime di crediti d’imposta: in particolare, saranno concessi alle imprese che investono in:

Meeting online per gli imprenditori

Venerdì 25 Febbraio, ore 18.00

La rete camerale di PID (Punti Impresa Digitale) – come da accordo tra il Ministero dello sviluppo economico e Unioncamere – fornisce assistenza informativa e implementa azioni di sensibilizzazione, in particolare verso le imprese cooperative e le PMI sulle misure del Piano. A tal proposito PIDMed, insieme alla Fondazione Saccone, realizzerà un meeting dal taglio pragmatico proprio per illustrate le misure agevolative del Piano Transizione 4.0, i possibili vantaggi e opportunità per le imprese (singole e cooperative), tutte le informazioni sulla formazione e le competenze digitali.

L’evento gratuito è il 25 febbraio alle ore 18.00. Per iscriversi e partecipare gratuitamente: www.fondazionesaccone.it

Con il supporto del programma Societing 4.0 dell’Università Federico II di Napoli, Camera di Commercio di Salerno, Banca Campania Centro, Fondazione Cassa Rurale Battipaglia e Confindustria Salerno.

Programma

Introduzione a cura di:

Alex GiordanoUniversità degli Studi di Napoli Federico II – Direttore PIDMed

Giorgio Scala – Presidente Fondazione Saccone

Lina Piccolo – Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Salerno

Camillo Catarozzo – Presidente Banca Campania Centro

Fausto Salvati – Direttore Generale Banca Campania Centro

Edoardo Gisolfi – Presidente Comitato Nazionale di Coordinamento Territoriale (CNCT) Confindustria Servizi Innovativi Tecnologici (CSIT)

Relazioni di:

Antonio RomeoUnioncamere – Direttore Dintec – Consorzio per l’innovazione tecnologica

Marco Calabrò – Dirigente Divisione Politiche per l’Innovazione – Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese (DGPIIPMI) del Ministero dello Sviluppo Economico

Angelo Giuliana – Direttore Meditech – Competence Center Industria 4.0

Modera:

Giuseppe Alviggi – Giornalista e partner Gruppo Stratego

 

Per iscriversi e partecipare: Iscriviti qui

Scarica qui la locandina dell’evento

Fondo regionale per la crescita e Distretti per il commercio, 21 gennaio 2022 ore 15:00

fondo regionale per la crescita

Venerdì 21 gennaio 2022 alle ore 15:00, si terrà l’evento di presentazione dei due bandi emanati dalla Regione Campania “FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA PER IMPRESE E PROFESSIONISTI e DISTRETTI PER IL COMMERCIO”.

Il “FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA CAMPANIA – FRC”, strumento finanziario composto da un contributo a fondo perduto e da un finanziamento agevolato, è finalizzato al sostegno per la realizzazione di investimenti di rafforzamento e ristrutturazione aziendale e di innovazione produttiva, organizzativa e di efficienza energetica, dettate dai paradigmi post Covid.

I “DISTRETTI DEL COMMERCIO” sono uno strumento di partnership pubblico-privato previsti dal Testo Unico Legge Regionale n°7 del 21/04/2020 (BURC n. 91/2020) che possono realizzare, anche mediante finanziamenti pubblici, interventi di riqualificazione e promozione del territorio.

Programma
15:00 – 16:00 PRIMA SESSIONE
Saluti
Andrea Prete, Presidente Unioncamere

Introduce
Antonio Marchiello, Assessore Attività Produttive e Lavoro Regione Campania

Conclude
Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania

16:00 – 17:00 SECONDA SESSIONE
Introduce
Raffaella Farina, Direttrice Generale Sviluppo Economico Regione Campania

Interventi tecnici
Alfonso Bonavita, Dirigente Sviluppo Economico Regione Campania
Fortunato Polizio, Direttore Sviluppo Campania
Daniela Michelino, Dirigente Sviluppo Economico Regione Campania

L’incontro potrà essere seguito sul canale YouTube Por Campania FESR 

Scarica il programma FRC_21gennaio

Fondo Regionale per la Crescita: Sostegno alle MPI campane

Si svolgerà giovedì 13 gennaio 2022 alle ore 12:30, presso la Sala Valori della Camera di Commercio di Napoli in via Sant’Aspreno 2, il primo evento di presentazione del  “FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA CAMPANIA – FRC”, strumento finanziario composto da un contributo a fondo perduto e un finanziamento agevolato finalizzato al sostegno degli investimenti per la realizzazione di investimenti di rafforzamento e ristrutturazione aziendale e di innovazione produttiva, organizzativa e di efficienza energetica, dettate dai paradigmi post Covid.

Sull’evento trovate tutti i dettagli sul sito campaniaintelligente4puntozero.it.

L’incontro potrà essere seguito nell’Auditorium del Virtual Space 4.0 di Campania Intelligente 4puntozero.

Ricordiamo, come già descritto nel sito www.sviluppocampania.it che il “FONDO REGIONALE PER LA CRESCITA CAMPANIA – FRC” è uno strumento finanziario composto da un contributo a fondo perduto e un finanziamento agevolato finalizzato al sostegno degli investimenti per la realizzazione di investimenti di rafforzamento e ristrutturazione aziendale e di innovazione produttiva, organizzativa e di efficienza energetica, dettate dai paradigmi post Covid.

Le risorse messe a disposizione dalla Regione Campania sono pari ad euro 196.5 milioni a valere su Fondi POR FESR.

Lo strumento è rivolto ai seguenti beneficiari:

  • Piccole e microimprese, che siano costituite ed iscritte nel Registro delle imprese della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura, competente per il territorio da almeno 12 mesi antecedenti alla data di pubblicazione del presente Avviso sul BURC;
  • Liberi professionisti che sono equiparati alle PMI ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dalla programmazione dei fondi strutturali 2014 – 2020, che siano titolari di Partita IVA da almeno 12 mesi antecedenti la data di pubblicazione del presente Avviso sul BURC.

Sono ammissibili al presente Avviso tre tipologie di interventi da realizzare sul territorio della Regione Campania e relativi a:

  • Digitalizzazione e Industria 4.0, investimenti materiali e immateriali a sostegno dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione produttiva per la transizione 4.0;
  • Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale, investimenti finalizzati ad accrescere la performance ambientale e sociale dell’impresa garantendo la salute e la sicurezza degli operatori;
  • Nuovi modelli organizzativi, investimenti tesi alla riorganizzazione dei processi aziendali attraverso l’introduzione di nuove soluzioni gestionali, di impianti e attrezzature volti a aumentare la produttività e la performance economica.

Le spese ammissibili sono relative a Impianti e macchinari, Opere di impiantistica, Servizi reali, conseguimento delle certificazioni, Software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici, Spese amministrative, spese per studi di fattibilità, oneri per il rilascio di attestazioni tecnico-contabili e garanzie a copertura della restituzione del finanziamento.

Le agevolazioni sono concesse, a titolo di de minimis, a copertura del 100% del programma di spesa ammissibile e ripartite come segue:

  • 50% delle spese ammissibili, a titolo di contributo a fondo perduto;
  • 50% delle spese ammissibili, a titolo di finanziamento a tasso zero.

Il finanziamento prevede le seguenti condizioni:

  • Durata complessiva: 6 anni
  • Rimborso: 60 mesi con rate trimestrali posticipate a quote capitale costanti (ammortamento italiano), più 12 mesi di differimento decorrenti dalla data di erogazione dell’anticipazione.
  • Tasso di interesse: 0%.
  • Garanzie personali e/o reali prestate dai soggetti e con le modalità previste dall’Avviso.

Il programma di spesa deve essere compreso tra un importo minimo di 30.000,00 Euro e un importo massimo di 150.000,00 Euro.

Per accedere alle agevolazioni, i richiedenti devono presentare apposita Domanda di Agevolazione, esclusivamente in modalità telematica unicamente attraverso identità digitale (SPID o CNS), intestata al soggetto richiedente, pena l’esclusione, mediante la piattaforma al link: incentivi.sviluppocampania.it

La Domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del giorno 10 febbraio 2022 e fino alle ore 12:00 del giorno 14 marzo 2022.

Dal 20 gennaio 2022 sarà resa disponibile sui siti della Regione Campania e di Sviluppo Campania la modulistica per la presentazione delle Domande di agevolazione.

In seguito alla presentazione e all’invio della Domanda di agevolazione non è possibile allegare ed inviare ulteriori documenti ad integrazione della stessa. La Domanda deve essere firmata digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell’impresa richiedente, esclusivamente con firma Cades rilasciata da un ente accreditato, secondo le istruzioni indicate in piattaforma, pena l’inammissibilità.

Qui tutte le info.

Evento: Competenze Digitali – imprese, comunità e pubbliche amministrazioni

Ciclo di seminari: Analisi e gestione delle dinamiche imprenditoriali e della trasformazione digitale

Direzione scientifica:

Alex Giordano

Francesco Pirone

 

Primo incontro

Competenze Digitali: imprese, comunità e pubbliche amministrazioni

10 novembre 2021 – ore 15.00

In diretta streaming sulla Pagina Facebook di PIDMed

 

Il tema

Secondo gli indicatori del Digital Economy and Society Index (DESI) 2020 l’Italia si trova al quart’ultimo posto nella classifica europea della digitalizzazione, in venticinquesima posizione rispetto ai 28 stati membri UE, davanti a Romania, Grecia e Bulgaria.

Il punteggio italiano è pari a 43,6 mentre la media europea è 52,6, con ben 9 punti di scarto. Ai primi posti per digitalizzazione FinlandiaSvezia e Danimarca.

Analizzando la composizione dell’indice balza all’occhio la dimensione del capitale umano dove in Italia solo il 42% delle persone tra i 16 e i 74 anni (dati riferiti al 2019) possiede digital skills di base, contro una media europea del 58% (70% in Germania).

Anche analizzando le competenze di alto livello, in Italia solo l’1% dei laureati ha conseguito una laurea in discipline ICT, contro una media europea del 3,6%.

Cosa sono le competenze digitali e perché è così importanti che siano diffuse?

Una prima definizione è stata proposta dal Parlamento europeo nel 2006: “la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.

Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione: quella digitale. La tecnologia connessa è diventata una parte ancora più essenziale della vita delle persone nell’ultimo anno, con social media, e-commerce, contenuti in streaming e videogiochi che hanno visto una crescita importante negli ultimi mesi. A guardare i numeri ci si spaventa:

  • 5,22 miliardi di persone usano oggi un telefono cellulare, pari al 66,6% della popolazione totale mondiale;
  • 4,66 miliardi di persone in tutto il mondo utilizzano Internet. La penetrazione globale di Internet è ora del 59,5%;
  • ci sono 4,20 miliardi utenti dei social media in tutto il mondo. Il numero di utenti dei social media è ora equivalente a oltre il 53 percento della popolazione totale mondiale.[1]

Il 2020 è stato di certo un anno particolare per tutti e, per quanto riguarda l’Italia, si osservano fenomeni allineati alla tendenza globale: oltre 1 milione di persone si sono connesse ad internet per la prima volta nel corso del 2020, un incremento del 2,2%, che ci fa superare la soglia dei 50 milioni. E ancora più importante è stato l’aumento sul fronte delle piattaforme social: oltre 2 milioni di nuovi utenti, un incremento che fa raggiungere quota 41 milioni. A quanto pare siamo connessi per oltre 6 ore al giorno ad internet, e passiamo in media quasi due ore sui social. La cosa interessante è che le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online, saltano dall’81% del 2020 all’85% registrato quest’anno. Il Covid ci ha portato ad acquistare a distanza tanto che nel corso del 2020 abbiamo speso il 24% in più attraverso e-commerce rispetto al 2019 per beni di consumo.[2]

Le tecnologie 4.0 sono in fase di pieno sviluppo, basti pensare che l’Internet of Things (IoT) sta avendo un rapidissimo sviluppo e una consistente diffusione in moltissimi campi di applicazione e ricerca: si stima che ogni secondo vengono connessi 127 nuovi devices IoT[3]. In linea con questi valori, le previsioni per il 2020, riguardo gli oggetti connessi alla rete, vanno dai 37 miliardi calcolati da Cisco[4], fino ai 200 stimati da Intel[5]. L’intelligenza artificiale (IA) sta facendo progressi mozzafiato, soprattutto attraverso l’automazione dell’analisi dei dati. L’IA non si programma più riga per riga, ma è ora capace di imparare e di automigliorarsi continuamente. Già oggi il 70% di tutte le transazioni finanziarie è effettuato da algoritmi e il contenuto delle News è generato automaticamente.

Questi cambiamenti cominciano ad avere effetto sulle nostre professioni. Si stima che fra un decennio oltre metà dei lavori attuali saranno scomparsi. Il Welfare Economic Forum nel 2020 ha previsto che entro il 2025, 85 milioni i posti di lavoro saranno sostituiti da un cambiamento nella divisione del lavoro tra uomo e macchina, mentre potrebbero emergere 97 milioni di nuovi ruoli che sono più adatti alla nuova divisione del lavoro tra uomini, macchine e algoritmi.[6]

La rivoluzione digitale è in corso ed è una rivoluzione paragonabile a quella avvenuta nel 1455 con l’invenzione della stampa. I bits faranno molto più di quanto i caratteri mobili di Gutenberg abbiano fatto in termini di spostamento degli equilibri del potere e di trasferimento della conoscenza dalle mani di pochi a comunità sempre più allargate. Sarà un percorso analogo a quello che ha pavimentato la strada che dal Rinascimento ci ha portati alla rivoluzione industriale e dalla Encyclopédie di Diderot e d’Alembert è arrivato fino a Wikipedia.

Tuttavia “la società contemporanea sembra essere diventata profondamente regressiva”[7] e il digitale, che di certo su molti piani è una promessa, pare rafforzare il modello del consumismo industriale che mostra la corda da troppi punti di vista. Una rivoluzione tecnica, dunque, che ancora non fa intravedere la necessaria rivoluzione sociale che dovrebbe utilmente accompagnare un cambiamento così grande.

Le tecnologie di cui stiamo parlando, quelle digitali e le cosiddette 4.0, non sono neutre e ci rendono più abili su alcuni fronti mentre ci stanno già depauperando su altri. E la questione non riguarda solamente l’uso privato che ne facciamo, riguarda invece un processo di colonizzazione di grandi operatori che guidano i nostri consumi, scegliendo in tantissime situazione al posto nostro; prelevano -a livello globale- informazioni sui nostri stili di vita, sui nostri gusti, sulle nostre idee, sulle nostre esperienze e ne ricavano ricchezza non redistribuita neppure attraverso le tasse; inoltre stanno diventando tanto potenti da poter orientare le elezioni dei paesi democratici e di incidere sulle loro leggi. La transizione digitale non è, dunque, un percorso semplice nel quale acquisire strumenti tecnologici e metterli in uso all’interno dei nostri attuali processi di lavoro, di produzione, di relazione, ecc. E’, invece, una nuova sfida per l’umanità.

Il primo e principale problema riguarda, dunque, la necessità di sviluppare una capacità critica che ci porti ad immaginare nuove modalità d’uso delle tecnologie, valorizzando forme di intelligenza collettiva e sfruttando l’intelligenza artificiale per la condivisione dei dati in quanto beni comuni.

Questa è la via possibile per una vera innovazione sociale.

Programma

L’incontro intende introdurre il tema per focalizzare l’attenzione sull’urgenza dello sviluppo di competenze funzionali alle nuove possibilità del mercato del lavoro e alla creazione di una coscienza critica che serve per utilizzare e dare un ruolo utile alle tecnologie. Verranno presi in esame i dati elaborati dal sistema Excelsior di Unioncamere sui fabbisogni delle imprese italiane, con un focus specifico sulla Campania e le sue province, evidenziando le criticità di un sistema che ha già grande necessità di professionalità ad oggi mancanti. E rifletteremo sulla necessità che anche profili professionali umanistici acquisiscano sempre più approfondite competenze digitali. Cercheremo di affrontare insieme un quesito: perché un innovatore sociale deve avere e deve sviluppare competenze digitali?

 

Con

Prof. Alex Giordano – Docente di Marketing e Trasformazione Digitale

Prof. Francesco Pirone – Docente di Sociologia dell’Imprenditorialità

Dott.ssa Irene Giannattasio –  Responsabile Studi, Supporto Strategico e Programmazione – Statistica e Prezzi – Camera di Commercio di Salerno

Dott.ssa Sofia Celestino –  Ufficio Statistica e Prezzi – Camera di Commercio di Salerno

Dott.ssa Annalisa Gramigna – Fondazione IFEL

 

[1] Fonte: Digital 2021 – Global Report (https://datareportal.com/reports/digital-2021-global-overview-report).

[2] Fonte: Digital 2021 – I dati italiani (https://wearesocial.com/it/blog/2021/02/digital-2021-i-dati-italiani/)

[3] M. Patel, J. Shangkuan, C. Thomas, What’s new with the Internet of Things?, McKinsey Co, 2017

[4] T. Stack, Internet of Things (IoT) Data Continues to Explode Exponentially. Who Is Using That Data and How?, Cisco Blog, 2018

[5] https://www.intel.de/content/www/de/de/internet-of-things/infographics/guide-to-iot-new.html

[6] The Future of Jobs, Report 2020, WEF

[7] B. Stiegler, Il chiaroscuro della rete

Dieta Mediterranea 4.0 – II Edizione

All’interno del Piano Nazionale Transizione 4.0 la Camera di Commercio di Salerno ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID) al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese (d’ora in poi MPMI) di tutti i settori economici. A tale scopo è stato siglato un protocollo di intesa con l’Università Federico II di Napoli, volto a prototipare un Punto Impresa Digitale coerente con le necessità dell’ecosistema socio-economico meridionale: PIDMed.

Dieta Mediterranea 4.0 è una serie di 3 workshop che si terranno il 13, 14 e 15 luglio nel Cilento, concepiti insieme con alcune tra le prime aziende che hanno usufruito dei servizi e del Voucher Digitale Impresa 4.0 della scorsa tornata del progetto PIDMed.L’obiettivo è fornire alle imprese del territorio, impegnate nella valorizzazione dello stile di vita e nelle produzioni della Dieta Mediterranea, tutti gli strumenti necessari per individuare progetti di innovazione tecnologica utile a migliorare parti del loro processo (produzione, comunicazione, distribuzione, logistica, smaltimento…) e la consulenza necessaria per poter accedere al bando Voucher Digitale I4.0.

I 3 workshop saranno tre giornate dedicate al mondo del: vino, olio e grano.

Chi può partecipare?

Qualunque MPMI iscritta alla Camera di Commercio di Salerno interessata alle tematiche trattate nei workshop.

Quali sono le modalità di partecipazione?

Ogni azienda può candidare un suo referente. Saranno ammesse massimo 20 aziende ad incontro. La modalità di selezione prevede l’invio di una mail per la richiesta di partecipazione che avverrà a sportello (farà fede la data e l’orario di arrivo della mail).

Va inviata una mail a info@pidmed.eu indicando nell’oggetto della mail il workshop a cui si desidera partecipare (es. ogg: richiesta di partecipazione al workshop Olio). Si può partecipare a più workshop inviando più mail (quindi 2 mail per 2 workshop, 3 mail per 3 workshop… con oggetti differenziati). La mail va inviata entro il 4 luglio.

Per partecipare è necessario compilare il form di interesse (anche in questo caso si possono compilare differenti form se si desidera partecipare a differenti giornate di workshop). I form sono a questi link:

Workshop Vino – 13 luglio https://forms.gle/Aj4yZkJawosLtECV8

Workshop Olio – 14 luglio https://forms.gle/mbU5VMngs5xny9BX8

Workshop Grano – 15 luglio https://forms.gle/vModh6w73vea9Pv36

Una volta compilato il form riceverete una mail di conferma dell’avvenuta ricezione nella quale vi verrà richiesto di fare il questionario sulla maturità digitale della vostra azienda e allegare il report del Selfi4.0 (assessment della maturità digitale dell’azienda) e l’autodichiarazione per le norme anti-Covid per ultimare la registrazione.

Scarica qui il programma completo : programma dieta mediterranea 4.0

 

 

 

 

 

Bando per la trasformazione digitale delle imprese del turismo

La Camera di Commercio di Salerno promuove la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle imprese della filiera turistica provinciale attraverso il sostegno economico alle iniziative di trasformazione digitale, anche finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo.

A tal fine è stato indetto un Bando con il quale si intende finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), la realizzazione di progetti presentati da singole imprese con l’intento di supportare interventi di digitalizzazione dei processi, informatizzazione, ammodernamento tecnologico.

A questo link trovi il Bando con tutte le specifiche per partecipare alla domanda di voucher. Tale voucher ha un valore compreso tra 1.500 e 3.500 euro e finanzia le imprese della filiera turistica che trovi specificate in base ai codici ATECO nella sezione “Scheda Tecnica”. Le spese ammissibili devono riguardare progetti che comprendono ambiti tecnologici di innovazione digitale specificati nella sezione “Ambiti di intervento” del Bando.

Per chiarirti le idee trovi in questo sito la sezione FAQ, con tutte le domande più frequenti, dedicata al Bando per la concessione di voucher alle imprese del settore turistico per il sostegno di iniziative di digitalizzazione 2020. Sempre qui trovi gli step da seguire per presentare la domanda di voucher e per la rendicontazione e liquidazione.

Digital Skill Voyager: scopri come misurare le tue competenze digitali

Digital Skill Voyager è un test online pensato soprattutto per studenti, lavoratori e giovani manager e più in generale per tutti coloro che cercano uno strumento preliminare specifico per misurare le proprie competenze digitali valorizzandole sul mercato del lavoro.

Accessibile facilmente dal portale www.dskill.eu è impostato con le tecniche della gamification: l’utente si troverà ad affrontare un vero e proprio viaggio nel tempo dalla Preistoria al Futuro, utilizzando così, in chiave dinamica e leggera, uno strumento efficace e rigoroso per valutare le proprie competenze.

Digital Skill Voyager è un viaggio nel tempo che ti porterà dalla Preistoria al Rinascimento, per poi fare un salto nel Futuro…II tutto in chiave digitale! È’ rivolto a studenti, giovani neo-laureati e/o professionisti e in generale a chiunque sia interessato a misurare le proprie conoscenze digitali. All’apparenza sembra un gioco, invece si tratta di uno strumento basato su una metodologia di indagine con basi scientifiche riconosciute, per fornire un riferimento chiaro, confrontabile e condiviso anche in ambito europeo. Ad ogni tappa ti verranno poste tra le 3 e le 5 domande, corrispondenti ad un’area di conoscenza delle competenze digitali. Era Preistorica: Digitalizzazione di base. Era antica: Comunicazione e condivisione. Era medioevale: Pensiero computazionale e Coding. Era moderna: Tecnologie digitali e le loro applicazioni. Era futura: Innovazione e Sostenibilità. Ad ogni tappa troverai le domande nascoste, guidato da una stella brillante come unico riferimento, che ti indirizzerà nello scenario temporale appositamente ricostruito, rendendo il tuo viaggio ancora più avventuroso. Rispondi alle domande facendo affidamento sulle tue conoscenze. Alla fine del percorso, in base alle risposte fornite, visualizzerai il diario del tuo viaggio digitale dal quale conoscerai il risultato ottenuto in ciascuna Era, ti confronterai con altri viaggiatori “simili” a te, e otterrai una valutazione della proporzione tra le tue “hard skill” e le tue “soft skill”. SARAI UN NEOFITA DIGITALE, UN ALLIEVO DIGITALE, UN COACH DIGITALE OPPURE UN DIGITAL-LEADER?

Top of the PID: Anche quest’anno PIDMed e le imprese di Salerno tra i premiati

 

Premiati alla Maker Faire i vincitori di Top of the Pid 2020

Anche quest’anno Salerno tra i protagonisti

Menzione speciale conquistata dalla Cooperativa Terre di Resilienza per il progetto #CampDiGrano4.0 condotto con il supporto del programma PIDMed della CCIAA di Salerno e dell’Università Federico II di Napoli

 

 

Salerno, 14 dicembre 2020

 

Anche quest’anno le imprese del territorio salernitano sono state protagoniste della Maker Faire Rome European Edition, la più grande kermesse europea sull’innovazione tecnologica 4.0. Dopo la vittoria dello scorso anno di alcune imprese del turismo del Consorzio Cilento di Qualità, menzione speciale quest’anno per la Cooperativa Terra di Resilienza al premio Top of the Pid, assegnato proprio durante la  Maker Faire Rome che si è conclusa ieri, domenica 13 dicembre. È stata dedicata al “Re-Start” l’edizione di quest’anno della competizione nazionale promossa dai PID- Punto impresa Digitale, realizzati dalle Camere di Commercio in tutta Italia per diffondere la digitalizzazione. Sette sono le imprese che si sono aggiudicate l’ambito riconoscimento in uno di queste categorie: circular economy; manifattura intelligente e avanzata; sociale; servizi; commercio; distribuzione e turismo; nuovi modelli di business 4.0. Mentre ad altre cinque imprese sono state conferite delle menzioni speciali.

 

Menzione speciale nella categoria “Sociale” è andata alla Cooperativa Sociale Terra di Resilienza per l’organizzazione a Caselle in Pittari, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, dell’attività di mentoring #Campdigrano4.0 che  ha indagato la possibilità di utilizzare la sensoristica IoT (Internet of Things) a supporto della coltivazione dei grani antichi.

La commissione è rimasta impressionata dalla capacità della Cooperativa di fare rete sul territorio e di essere un motore di attivazione comunitaria. Il progetto ha visto una attività di mentoring coinvolgendo diversi scienziati in ottica transdisciplinare (genetisti agrari, esperti di tecnologie 4.0, esperti di dinamiche di mercato…)  tutti impegnati per lavorare in ottica di connubio tra tradizione e innovazione digitale nel settore agricolo nelle aree interne.

 

L’attività ha visto il coinvolgimento di tutta la comunità di Caselle in Pittari e dei giovani studiosi tirocinanti del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli sotto la guida del Prof. Alex Giordano direttore scientifico del programma PidMed nato da un protocollo d’intesa tra Camera di Commercio di Salerno e Università Federico II di Napoli, capofila del Competence Center del Piano Transizione Digitale 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Quattro premi sono andati ad aziende del Nord, due premi al Mezzogiorno e uno al Centro. I vincitori sono stati selezionati tra migliaia di progetti di imprese che hanno utilizzato almeno uno dei tanti servizi offerti dai PID. “Servizi, Commercio, Distribuzione e Turismo” è stata la categoria più gettonata dai partecipanti, ma anche “Nuovi Modelli di Business 4.0” e “Manifattura intelligente ed avanzata” (robot) hanno ricevuto numerose candidature.

 

In tre anni i Punto impresa digitali hanno accompagnato oltre 300mila imprenditori verso la digitalizzazione: 23mila hanno misurato la propria maturità digitale con il test di autovalutazione SELFI4.0, 130mila hanno partecipato a programmi di formazione e orientamento, 20mila hanno utilizzato i voucher per investire sul digitale con oltre 70milioni di risorse messe a disposizione.

 

I due imprenditori cilentani, Carmen Caiazzo per il Consorzio Cilento di Qualità e Antonio Pellegrino della Cooperativa Terra di Resilienza, sono stati invitati a colloquiare con il Ministro Provenzano sempre alla Maker Faire.

Qui i due innovatori hanno avuto l’opportunità di dialogare con Francesco Monaco, Coordinatore del Comitato Tecnico della Strategia Nazionale Aree interne, che ha affermato che il loro approccio all’innovazione tecnologica legata alle identità del territorio sono da considerarsi di profonda ispirazione per le future azioni del recovery fund.

#Campdigrano4.0

 

 

Scarica il Comunicato Stampa CS _ TopOfThePid 2020

 

Covid: crescono le imprese del commercio che vendono online +3.600 in 7 mesi

Trentino Alto Adige al top della classifica sulla digitalizzazione delle PMI

Roma, 09 dicembre 2020 – L’effetto Covid spinge molte imprese del commercio su internet. Sono state più di 3.600 le aziende di questo settore che hanno aperto un canale di vendita online tra aprile e ottobre 2020 per operare anche in questo momento di difficoltà, facendo registrare in sette mesi una crescita del +15,5% (erano complessivamente 23.386 unità a marzo 2020 contro 27.007 ad ottobre 2020). L’emergenza pandemica ha costretto tanti imprenditori ad accelerare il loro percorso di digitalizzazione per reagire alle avversità e cercare di restare produttivi anche da remoto. Nel complesso quasi un’impresa italiana su tre si è equipaggiata tecnologicamente per le vendite e i pagamenti sul web. Dopo la prima fase di lockdown, da maggio a settembre 2020, sono aumentate di 4 punti percentuali le PMI che si sono dotate di strumenti per l’e-commerce (il 27% contro il 23% dello stesso periodo del 2019) e di +5 punti percentuali quelle che si sono equipaggiate per l’e-payment (il 36% contro il 31%). La rincorsa verso l’adozione di queste tecnologie abilitanti per la vendita online appare più veloce in particolare in Friuli Venezia Giulia (+ 27 punti percentuali), Puglia (+19 punti percentuali) e Basilicata (+ 22 punti percentuali). Ed è ancora il Friuli Venezia Giulia a smarcarsi nettamente rispetto alla media per l’e-payment (+30 punti percentuali).

Mentre da marzo ad aprile 2020, anche per facilitare il ricorso allo smartworking, hanno registrato un boom l’adozione di strumenti di cloud (+11 punti percentuali) e di cybersecurity (+ 3 punti percentuali).

Questa accelerazione si inserisce all’interno di un cammino di crescita continua intrapresa dalle imprese negli ultimi tre anni verso l’economia 4.0 che vede il Trentino Alto Adige a guidare la classifica nazionale per livelli di digitalizzazione più evoluti delle PMI.

E’ la fotografia scattata da Unioncamere attraverso l’osservatorio dei Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio sulla base dei test sulla maturità digitale effettuati dalle imprese italiane e i dati del Registro delle imprese.

In pochi mesi solo nel settore del commercio migliaia di imprese hanno cominciato a vendere per la prima volta su internet per fare fronte alla difficile stagione dei lockdown mentre un terzo delle PMI è già pronta tecnologicamente a farlo. Anche grazie all’attività dei nostri Pid che stanno permettendo ad una platea sempre più grande di imprese di accedere ai vantaggi del mercati online, affiancando l’e-commerce ai sistemi di vendita tradizionali. E’ quanto ha sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, che ha aggiunto “nell’ultimo anno abbiamo aiutato attraverso i Pid più di 80mila imprese, con oltre 700 eventi informativi e formativi, a sfruttare i vantaggi delle tecnologie 4.0 e restare operative anche in questa fase emergenziale. In tre anni abbiamo accompagnato complessivamente già 300mila imprenditori sulla strada del digitale: 23mila hanno fatto il self assessment per scoprire il proprio livello di alfabetizzazione digitale e lavorare per colmare i gap, 130mila hanno seguito programmi di formazione e orientamento, 20mila imprese hanno sfruttato i voucher per investire sul digitale. E con il nuovo servizio appena lanciato Digital Skill voyager permetteremo alle imprese di valutare anche le competenze digitali dei propri collaboratori e avviare se necessario percorsi formativi mirati per adeguarle alle nuove sfide dell’economia 4.0”.

 

Cresce la maturità digitale delle PMI: più Specialisti, Esperti o Campioni digitali

In 7 mesi le restrizioni causate dal Coronavirus hanno dato in generale una forte spinta agli imprenditori ad abbracciare l’economia 4.0 per reagire alle difficoltà, elevandone il livello complessivo di maturità digitale.

L’istantanea scattata dall’ 1 marzo al 30 settembre 2020, mostra infatti un aumento di 2 punti percentuali, rispetto allo stesso periodo del 2019, delle imprese che si sono classificate al test di maturità digitale “Specialiste, Esperte o Campioni”, grazie all’utilizzo più evoluto delle tecnologie abilitanti. Ma l’impennata della crescita si è registrata nei primi due mesi della prima fase del lockdown, ovvero nel periodo marzo e aprile, con un aumento medio della maturità digitale di oltre 3 punti percentuali.

Più in dettaglio mettendo a fuoco i cinque livelli di misurazione della maturità digitale su una scala di punteggi che va da 0 a 4, da marzo a settembre 2020 : il 6,9% delle imprese è «Esordiente» (erano 7,2% nel 2019 e 9,6% nel 2018) – con punteggi di maturità digitale compresi tra 0 e 1 – perché legata a una gestione tradizionale dell’informazione e dei processi; il 41,9% è «Apprendista» (il 47,0% nel 2019 e il 49,8% nel 2018) – con punteggi compresi tra 1 e 2 –  utilizza cioè strumenti digitali di base; il 36,6% è «Specialista» (il 33,9% nel 2019 e il 30,3 nel 2018) – con punteggi compresi tra 2 e 3 – avendo digitalizzato buona parte dei processi; il 10,7% è «Esperto» (il 8,3% nel 2019 e il 6,6% nel 2018) – con punteggi compresi tra 3 e 3,6 –   applica cioè con successo i principi dell’Impresa 4.0;  il 3,9% può dirsi «Campione digitale» –  con punteggi superiori a 3,6 – (il 3,5% nel 2019 e il 3,6% nel 2018). Questa accelerazione verso l’uso di strumenti 4.0 da parte delle PMi si inserisce quindi all’interno di un generale percorso di crescita della digitalizzazione delle imprese avviato tre anni fa grazie alle politiche di incentivazione messe in campo dal governo e ai servizi di assistenza offerti dalla rete dei soggetti qualificati presenti sul territorio nazionale (Competence center, DIH, EDI, PID).

 

Il Trentino Alto Adige al top per livelli di digitalizzazione delle PMI

Ai primi di novembre 2020 il Trentino Alto Adige è in vetta alla classifica nazionale per livelli di digitalizzazione delle Pmi, avendo superato il test di maturità digitale delle imprese con un voto di 2,29 contro una media nazionale di 2,06 delle quasi 23mila in imprese che hanno effettuato il self assessment online SelfI4.0 negli ultimi tre anni. Segue la Lombardia con un punteggio di 2,21 e l’Emilia-Romagna con 2,2.

 

Al via il test di maturità digitale anche per i lavoratori

E’ online www.dskill.eu, il nuovo self assessment “Digital Skill voyager” è rivolto a tutti i lavoratori per conoscere il proprio livello di competenze digitali. Offerto gratuitamente dai PID permetterà alle imprese di conoscere anche il livello di maturità digitale dei propri collaboratori e, se del caso, avviare percorsi di formazione per elevarne le skill.

Ma più in generale chiunque – lavoratori, studenti, professionisti – può avvalersi di questo strumento per misurare la propria conoscenza del mondo digitale. Il sistema è facile ed intuitivo. Ad ogni tappa vengono poste tra le 3 e le 5 domande, corrispondenti ad un’area di conoscenza specifica delle competenze digitali. Alla fine del percorso si ottiene una valutazione che consente di scoprire in quale area si è collocati: neofita digitale, allievo digitale, coach digitale oppure un digital-leader.

Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere

 

DIGITALIZZAZIONE DELLE PMI PER REGIONE

 

(Fonte: Dati al 2 novembre 2020 Unioncamere – PID, Self Assessment Digitale (Selfi4.0) – Elaborazioni Dintec)

 

 

(Fonte: Dati Unioncamere – PID, Self Assessment Digitale  (Selfi4.0) – Elaborazioni Dintec)

 

(Fonte: Dati Unioncamere – PID, Self Assessment Digitale  (Selfi4.0) – Elaborazioni Dintec)

 

(Fonte: Dati Unioncamere – PID, Self Assessment Digitale  (Selfi4.0) – Elaborazioni Dintec)

 

(Fonte: Dati Unioncamere – PID, Self Assessment Digitale (Selfi4.0) – Elaborazioni Dintec)

 

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