Andrea Prete ed il ruolo del PIDMed nella conferenza di fine mandato alla Camera di Commercio di Salerno

Questa mattina il Presidente della Camera di Commercio di Salerno e Presidente Nazionale di Unioncamere Andrea Prete, durante una conferenza stampa di fine mandato, ha presentato il consuntivo delle attività della Camera di Commercio di Salerno nel quinquennio 2016-2021

Il progetto PIDMed si conferma tra i progetti di punta della CCIAA di Salerno e come guida per le politiche di trasformazionedigitale dedicata alle micro e piccole imprese.

La consiliatura che si sta per chiudere, avviata nell’ottobre del 2016, ha visto impegnata la Camera di Commercio di Salerno nelle funzioni di competenza che sono: di tipo amministrativo, quali la tenuta di registri, elenchi, albi e ruoli, gli adempimenti burocratici connessi; funzioni di regolazione del mercato, quali l’istituzione di camere arbitrali, sportelli di conciliazione, la vigilanza per la repressione delle azioni di concorrenza sleale; funzioni promozionali attraverso iniziative di diverso tipo volte a sostenere l’economia della provincia e il sistema delle imprese.

Le attività promozionali costituiscono una leva fondamentale con cui la Camera di Commercio di Salerno può incidere nel tessuto produttivo provinciale e che, quindi, caratterizzano le politiche economiche dell’Ente.

In tal senso, le scelte operate sono riassumibili in tre azioni specifiche:

1) esclusivo coinvolgimento diretto della Camera nella realizzazione delle iniziative, con la soppressione delle contribuzioni a soggetti terzi se non imprese;
2) forte concentrazione delle risorse: in tutto sono state circa 15 le iniziative su cui è stato destinata la grande parte del budget per gli interventi promozionali;
3) la Camera ha restituito al territorio, sotto forma di iniziative promozionali, circa un terzo degli introiti, oltre ad assicurare la produzione/erogazione dei servizi amministrativi assegnati per legge.

Nello specifico, le iniziative promozionali sono state concentrate su tre linee strategiche d’intervento: l’internazionalizzazione, il turismo e la promozione del territorio e soprattutto la digitalizzazione delle imprese che vede come progetto di punta il PIDMed, Punto Impresa Digitale a vocazione mediterranea realizzato in partnership con Università Federico II di Napoli.

Circa la digitalizzazione, oltre alla concessione di voucher alle imprese, grande attenzione è stata dedicata alla formazione, alla consulenza e all’assistenza tecnica, proprio grazie alle attività realizzate con la prototipazione del PIDMed nell’ambito del progetto nazionale PID – Punto Impresa Digitale, all’interno del quale si attesta tra le più attive esperienze in campo nazionale. Attraverso i servizi erogati attraverso il PIDMed le imprese che hanno introdotto, o hanno potenziato, i loro investimenti nel digitale, hanno potuto affrontare meglio la crisi causata dalla pandemia.

La Conferenza Stampa si è conclusa con la proiezione di un video di 5 minuti con la voce di alcuni imprenditori che hanno partecipato alle attività della prima stagione del progetto PIDMed che ha visto coinvolte più di 300 imprese nell’attività di trasformazione digitale ed oltre 120 in azioni di orientamento, quasi 600 assessment per la misurazione della #maturitàdigitale delle imprese, più di 30 percorsi formativi con la partecipazione di oltre 32.000 partecipanti dal vivo e on-line.

Evento: Competenze Digitali – imprese, comunità e pubbliche amministrazioni

Ciclo di seminari: Analisi e gestione delle dinamiche imprenditoriali e della trasformazione digitale

Direzione scientifica:

Alex Giordano

Francesco Pirone

 

Primo incontro

Competenze Digitali: imprese, comunità e pubbliche amministrazioni

10 novembre 2021 – ore 15.00

In diretta streaming sulla Pagina Facebook di PIDMed

 

Il tema

Secondo gli indicatori del Digital Economy and Society Index (DESI) 2020 l’Italia si trova al quart’ultimo posto nella classifica europea della digitalizzazione, in venticinquesima posizione rispetto ai 28 stati membri UE, davanti a Romania, Grecia e Bulgaria.

Il punteggio italiano è pari a 43,6 mentre la media europea è 52,6, con ben 9 punti di scarto. Ai primi posti per digitalizzazione FinlandiaSvezia e Danimarca.

Analizzando la composizione dell’indice balza all’occhio la dimensione del capitale umano dove in Italia solo il 42% delle persone tra i 16 e i 74 anni (dati riferiti al 2019) possiede digital skills di base, contro una media europea del 58% (70% in Germania).

Anche analizzando le competenze di alto livello, in Italia solo l’1% dei laureati ha conseguito una laurea in discipline ICT, contro una media europea del 3,6%.

Cosa sono le competenze digitali e perché è così importanti che siano diffuse?

Una prima definizione è stata proposta dal Parlamento europeo nel 2006: “la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.

Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione: quella digitale. La tecnologia connessa è diventata una parte ancora più essenziale della vita delle persone nell’ultimo anno, con social media, e-commerce, contenuti in streaming e videogiochi che hanno visto una crescita importante negli ultimi mesi. A guardare i numeri ci si spaventa:

  • 5,22 miliardi di persone usano oggi un telefono cellulare, pari al 66,6% della popolazione totale mondiale;
  • 4,66 miliardi di persone in tutto il mondo utilizzano Internet. La penetrazione globale di Internet è ora del 59,5%;
  • ci sono 4,20 miliardi utenti dei social media in tutto il mondo. Il numero di utenti dei social media è ora equivalente a oltre il 53 percento della popolazione totale mondiale.[1]

Il 2020 è stato di certo un anno particolare per tutti e, per quanto riguarda l’Italia, si osservano fenomeni allineati alla tendenza globale: oltre 1 milione di persone si sono connesse ad internet per la prima volta nel corso del 2020, un incremento del 2,2%, che ci fa superare la soglia dei 50 milioni. E ancora più importante è stato l’aumento sul fronte delle piattaforme social: oltre 2 milioni di nuovi utenti, un incremento che fa raggiungere quota 41 milioni. A quanto pare siamo connessi per oltre 6 ore al giorno ad internet, e passiamo in media quasi due ore sui social. La cosa interessante è che le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online, saltano dall’81% del 2020 all’85% registrato quest’anno. Il Covid ci ha portato ad acquistare a distanza tanto che nel corso del 2020 abbiamo speso il 24% in più attraverso e-commerce rispetto al 2019 per beni di consumo.[2]

Le tecnologie 4.0 sono in fase di pieno sviluppo, basti pensare che l’Internet of Things (IoT) sta avendo un rapidissimo sviluppo e una consistente diffusione in moltissimi campi di applicazione e ricerca: si stima che ogni secondo vengono connessi 127 nuovi devices IoT[3]. In linea con questi valori, le previsioni per il 2020, riguardo gli oggetti connessi alla rete, vanno dai 37 miliardi calcolati da Cisco[4], fino ai 200 stimati da Intel[5]. L’intelligenza artificiale (IA) sta facendo progressi mozzafiato, soprattutto attraverso l’automazione dell’analisi dei dati. L’IA non si programma più riga per riga, ma è ora capace di imparare e di automigliorarsi continuamente. Già oggi il 70% di tutte le transazioni finanziarie è effettuato da algoritmi e il contenuto delle News è generato automaticamente.

Questi cambiamenti cominciano ad avere effetto sulle nostre professioni. Si stima che fra un decennio oltre metà dei lavori attuali saranno scomparsi. Il Welfare Economic Forum nel 2020 ha previsto che entro il 2025, 85 milioni i posti di lavoro saranno sostituiti da un cambiamento nella divisione del lavoro tra uomo e macchina, mentre potrebbero emergere 97 milioni di nuovi ruoli che sono più adatti alla nuova divisione del lavoro tra uomini, macchine e algoritmi.[6]

La rivoluzione digitale è in corso ed è una rivoluzione paragonabile a quella avvenuta nel 1455 con l’invenzione della stampa. I bits faranno molto più di quanto i caratteri mobili di Gutenberg abbiano fatto in termini di spostamento degli equilibri del potere e di trasferimento della conoscenza dalle mani di pochi a comunità sempre più allargate. Sarà un percorso analogo a quello che ha pavimentato la strada che dal Rinascimento ci ha portati alla rivoluzione industriale e dalla Encyclopédie di Diderot e d’Alembert è arrivato fino a Wikipedia.

Tuttavia “la società contemporanea sembra essere diventata profondamente regressiva”[7] e il digitale, che di certo su molti piani è una promessa, pare rafforzare il modello del consumismo industriale che mostra la corda da troppi punti di vista. Una rivoluzione tecnica, dunque, che ancora non fa intravedere la necessaria rivoluzione sociale che dovrebbe utilmente accompagnare un cambiamento così grande.

Le tecnologie di cui stiamo parlando, quelle digitali e le cosiddette 4.0, non sono neutre e ci rendono più abili su alcuni fronti mentre ci stanno già depauperando su altri. E la questione non riguarda solamente l’uso privato che ne facciamo, riguarda invece un processo di colonizzazione di grandi operatori che guidano i nostri consumi, scegliendo in tantissime situazione al posto nostro; prelevano -a livello globale- informazioni sui nostri stili di vita, sui nostri gusti, sulle nostre idee, sulle nostre esperienze e ne ricavano ricchezza non redistribuita neppure attraverso le tasse; inoltre stanno diventando tanto potenti da poter orientare le elezioni dei paesi democratici e di incidere sulle loro leggi. La transizione digitale non è, dunque, un percorso semplice nel quale acquisire strumenti tecnologici e metterli in uso all’interno dei nostri attuali processi di lavoro, di produzione, di relazione, ecc. E’, invece, una nuova sfida per l’umanità.

Il primo e principale problema riguarda, dunque, la necessità di sviluppare una capacità critica che ci porti ad immaginare nuove modalità d’uso delle tecnologie, valorizzando forme di intelligenza collettiva e sfruttando l’intelligenza artificiale per la condivisione dei dati in quanto beni comuni.

Questa è la via possibile per una vera innovazione sociale.

Programma

L’incontro intende introdurre il tema per focalizzare l’attenzione sull’urgenza dello sviluppo di competenze funzionali alle nuove possibilità del mercato del lavoro e alla creazione di una coscienza critica che serve per utilizzare e dare un ruolo utile alle tecnologie. Verranno presi in esame i dati elaborati dal sistema Excelsior di Unioncamere sui fabbisogni delle imprese italiane, con un focus specifico sulla Campania e le sue province, evidenziando le criticità di un sistema che ha già grande necessità di professionalità ad oggi mancanti. E rifletteremo sulla necessità che anche profili professionali umanistici acquisiscano sempre più approfondite competenze digitali. Cercheremo di affrontare insieme un quesito: perché un innovatore sociale deve avere e deve sviluppare competenze digitali?

 

Con

Prof. Alex Giordano – Docente di Marketing e Trasformazione Digitale

Prof. Francesco Pirone – Docente di Sociologia dell’Imprenditorialità

Dott.ssa Irene Giannattasio –  Responsabile Studi, Supporto Strategico e Programmazione – Statistica e Prezzi – Camera di Commercio di Salerno

Dott.ssa Sofia Celestino –  Ufficio Statistica e Prezzi – Camera di Commercio di Salerno

Dott.ssa Annalisa Gramigna – Fondazione IFEL

 

[1] Fonte: Digital 2021 – Global Report (https://datareportal.com/reports/digital-2021-global-overview-report).

[2] Fonte: Digital 2021 – I dati italiani (https://wearesocial.com/it/blog/2021/02/digital-2021-i-dati-italiani/)

[3] M. Patel, J. Shangkuan, C. Thomas, What’s new with the Internet of Things?, McKinsey Co, 2017

[4] T. Stack, Internet of Things (IoT) Data Continues to Explode Exponentially. Who Is Using That Data and How?, Cisco Blog, 2018

[5] https://www.intel.de/content/www/de/de/internet-of-things/infographics/guide-to-iot-new.html

[6] The Future of Jobs, Report 2020, WEF

[7] B. Stiegler, Il chiaroscuro della rete

Dieta Mediterranea 4.0 – II Edizione

All’interno del Piano Nazionale Transizione 4.0 la Camera di Commercio di Salerno ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID) al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese (d’ora in poi MPMI) di tutti i settori economici. A tale scopo è stato siglato un protocollo di intesa con l’Università Federico II di Napoli, volto a prototipare un Punto Impresa Digitale coerente con le necessità dell’ecosistema socio-economico meridionale: PIDMed.

Dieta Mediterranea 4.0 è una serie di 3 workshop che si terranno il 13, 14 e 15 luglio nel Cilento, concepiti insieme con alcune tra le prime aziende che hanno usufruito dei servizi e del Voucher Digitale Impresa 4.0 della scorsa tornata del progetto PIDMed.L’obiettivo è fornire alle imprese del territorio, impegnate nella valorizzazione dello stile di vita e nelle produzioni della Dieta Mediterranea, tutti gli strumenti necessari per individuare progetti di innovazione tecnologica utile a migliorare parti del loro processo (produzione, comunicazione, distribuzione, logistica, smaltimento…) e la consulenza necessaria per poter accedere al bando Voucher Digitale I4.0.

I 3 workshop saranno tre giornate dedicate al mondo del: vino, olio e grano.

Chi può partecipare?

Qualunque MPMI iscritta alla Camera di Commercio di Salerno interessata alle tematiche trattate nei workshop.

Quali sono le modalità di partecipazione?

Ogni azienda può candidare un suo referente. Saranno ammesse massimo 20 aziende ad incontro. La modalità di selezione prevede l’invio di una mail per la richiesta di partecipazione che avverrà a sportello (farà fede la data e l’orario di arrivo della mail).

Va inviata una mail a info@pidmed.eu indicando nell’oggetto della mail il workshop a cui si desidera partecipare (es. ogg: richiesta di partecipazione al workshop Olio). Si può partecipare a più workshop inviando più mail (quindi 2 mail per 2 workshop, 3 mail per 3 workshop… con oggetti differenziati). La mail va inviata entro il 4 luglio.

Per partecipare è necessario compilare il form di interesse (anche in questo caso si possono compilare differenti form se si desidera partecipare a differenti giornate di workshop). I form sono a questi link:

Workshop Vino – 13 luglio https://forms.gle/Aj4yZkJawosLtECV8

Workshop Olio – 14 luglio https://forms.gle/mbU5VMngs5xny9BX8

Workshop Grano – 15 luglio https://forms.gle/vModh6w73vea9Pv36

Una volta compilato il form riceverete una mail di conferma dell’avvenuta ricezione nella quale vi verrà richiesto di fare il questionario sulla maturità digitale della vostra azienda e allegare il report del Selfi4.0 (assessment della maturità digitale dell’azienda) e l’autodichiarazione per le norme anti-Covid per ultimare la registrazione.

Scarica qui il programma completo : programma dieta mediterranea 4.0

 

 

 

 

 

Tecnologie 4.0, agricoltura e territori

Una nuova centralità delle strategie locali nel sistema globale del cibo

La pandemia ha evidenziato in modo ancora più forte le contraddizioni del sistema globale dell’agrifood. Per questo sembra necessario creare nuovi equilibri tra i sistemi agroalimentari locali e quello globale, favorendo anche una maggiore diffusione delle tecnologie.

A partire dal libro di Maurizio Martina Cibo Sovrano. Le guerre alimentari globali al tempo del virus il confronto si apre su quattro diverse prospettive:

  • con l’intervento dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo si affrontano i temi dal punto di vista delle politiche regionali che sono cinghia di trasmissione e traduzione operativa sui territori delle politiche europee e nazionali;
  • grazie al Rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito si prenderà la prospettiva dell’Università come uno degli attori-chiave per la produzione di conoscenze a supporto dei processi di innovazione (attraverso tutte e tre le sue missioni);
  • l’intervento di Simona Elmo, coordinatrice del progetto Sibater (che supporta i Comuni nel recupero e nella valorizzazione delle terre abbandonate), consente di osservare le prospettive delle realtà territoriali e delle cosiddette aree interne;
  • infine l’intervento di Alex Giordano, Direttore scientifico del progetto di ricerca-azione RuralHack consente di portare l’esperienza di chi studia e sperimenta come attivare processi di innovazione tecnologica per le PMI e a vantaggio degli ecosistemi locali, a partire dall’esperienza realizzata come coordinatore del PIDMed affidato dalle Camere di Commercio di Caserta e Salerno all’Università Federico II.

Le conclusioni del dibattito sono affidate al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano.

Introduce e modera Annalisa Gramigna (Fondazione IFEL)

Scarica il programma dell’evento > Programma Tecnologie 4.0, agricoltura e territori

 

In streaming sulla pagina Facebook di RuralHack

Un gruppo di imprese salernitane vince il Premio Nazionale TOP of THE PID alla Maker Faire European Edition

Il progetto vincente realizzato nell’ambito del programma PIDMed della Camera di Commercio di Salerno. Sono stati 6 in tutto i vincitori in 6 distinte aree tra circa 10.000 progetti finanziati con i voucher di impresa 4.0 messi a disposizione dal sistema camerale.

Roma, 18 ottobre 2019. Intelligenza artificiale e big data analitycs a supporto del turismo esperienziale sostenibile del Cilento per la valorizzazione della Dieta Mediterranea intesa come stile di vita. È questo il progetto vincitore del premio Nazionale TOP of THE PID presentato da un gruppo di 8 imprenditori di nuova generazione, che utilizzano le tecnologie e hanno studiato all’estero. Ma sono tornati perché capiscono che possono dare tanto al loro territorio: Francesco Esposito di Taro – Eccellenze Etiche, Carmen Caiazzo – Villaggio La Perla, Pietro Cerullo – CEC Hotels, Andrea Claudio Bifulco – Hotel Calanca, Amedeo Saggiomo – Camping Nessuno, Roberto Cavaliere – Agriturismo Il Principe di Vallescura, Lea Pinto – Marulivo Hotel, Sandro Legato – Eco Residence Villa Andrea. La vera innovazione è nella capacità di fare rete. Si sono conosciuti, infatti, nell’esperienza del Consorzio Cilento di Qualità.

Hanno fatto un periodo di studio e formazione su Big Data e su come gli strumenti di Intelligenza Artificiale possano essere di supporto alla destagionalizzazione del turismo ed alla promozione delle esperienze autentiche del territorio. Il tutto finalizzato alla realizzazione di una piattaforma di destinazione che attraverso big data attrae potenziali visitatori che non conoscono ancora il Cilento ma sono interessati ad attività ed esperienze che questo territorio può offrire e distribuisce le offerte su tutto l’anno favorendo la destagionalizzazione.

Il premio rappresenta un premio morale anche per la Camera di Commercio di Salerno che, all’interno dei Punti di Impresa Digitale previsti dal Piano Nazionale Impresa 4.0 come emanazione sui territorio a cura del sistema camerale, ha intuito che fosse necessario avviare una prototipazione di un PID rispettoso delle caratteristiche degli attori del territorio e ha avviato un protocollo d’intesa con l’Università Federico II di Napoli per realizzare il programma PIDMed, affidandone la direzione scientifica del prof. Alex Giordano, docente di Marketing e Trasformazione Digitale presso il Dipartimento di Scienze Sociali di Napoli.
Il progetto PIDMed ha rappresentato un faro per tutto il Piano Nazionale, riscuotendo unanimi consensi e seguendo oltre 100 progetti di trasformazione digitale per le micro e piccole e medie imprese del territorio, dimostrando che è possibile fare innovazione anche al Sud e nelle aree interne.

Il progetto dei giovani imprenditori cilentani è uno dei 6 progetti in chiave Impresa 4.0 presentati da singole aziende, o loro reti, che hanno vinto il premio Top of the PID dei Punti Impresa Digitale realizzati dalle Camere di commercio per diffondere la digitalizzazione.

Il progetto è stato realizzato supporto all’interno del protocollo d’intesa con l’Università Federico II di Napoli PIDMed ed ha goduto di un lungo lavoro di mentoring a cura dei giovani facilitatori/mentor selezionati per il tirocinio intramoenia SOCIETING4.0 organizzato con il Dipartimento di Scienze Sociali.

Fondamentale il supporto di CNA (Confederazione Nazionale Artigianato) di Salerno che ha aiutato a mettere in rete le imprese con il supporto di CNA HUB 4.0 Campania che ha seguito le imprese nella realizzazione del progetto in collaborazione con l’azienda VIRALBEAT che, pur operando a livello internazionale, ha una sua sede proprio a Salerno.

Il riconoscimento è stato consegnato oggi ai vincitori da Unioncamere nel corso del convegno “Impresa 4.0: tra innovazione e sostenibilità” alla Maker Faire, l’evento più importante d’Europa sull’innovazione tecnologica 4.0. I 6 progetti vincenti si sono distinti in una delle diverse categorie in gara: economia circolare; manifattura intelligente e avanzata; sociale; servizi-commercio-distribuzione; turismo; nuovi modelli di business 4.0.

Nello speciale “medagliere” 3 premi sono andati a progetti innovativi presentati da aziende del Nord, due premi al Mezzogiorno e 1 al Centro. I vincitori sono stati selezionati da una short list di 200 su oltre 10.000 progetti realizzati in tutta Italia utilizzando i voucher per la digitalizzazione 4.0 messi a disposizione dalle camere di commercio all’interno del Piano Nazionale Impresa 4.0 del MISE. Il Sud ha puntato sul green: il 10% dei progetti presentati dalle aziende del Mezzogiorno hanno una forte valenza “verde”, contro il 5% del Nord e il 4% del Centro. Mentre il 52% delle imprese del Nord si è focalizzato soprattutto su progetti di manifattura avanzata e nuovi modelli di business.

“Quasi 3 imprese su 5 hanno appena avviato il cammino della digitalizzazione e solo 1 su 10 ha già acquisito un’esperienza importante”. E’ quanto emerge dal test di maturità digitale svolto online da 14mila imprese attraverso la rete dei Punti impresa digitale. A sottolinearlo è il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, che aggiunge “ i progetti innovativi che abbiamo premiato oggi sono il segno però che già tanti altri imprenditori sono pronti a trasformare la propria azienda in un’Impresa 4.0, anche grazie ai servizi offerti dalla rete camerale a cui si sono rivolte oltre 70mila realtà produttive”.

“Il concetto industry 4.0 è stata utilizzata per la prima volta in Germania, per un progetto votato allo sviluppo del settore manifatturiero tedesco. Parliamo dunque di una realtà ben lontana da quella italiana, il cui tessuto imprenditoriale è costituito per lo più da piccole imprese che necessitano di approcci e soluzioni diverse e rispettose delle singole peculiarità di ciascun comparto – afferma Andrea Prete Presidente della Camera di Commercio di Salerno e Vicepresidente Vicario di Unioncamere – Per questo siamo stati la prima Camera di Commercio che ha attivato una collaborazione con l’Università Federico II° di Napoli avviando un percorso di avvicinamento alle micro/piccole/medie imprese del territorio. In questo modo, mettendo le esigenze delle imprese al centro, stiamo sviluppando un modello autoctono di innovazione che sia capace contemporaneamente sia di sostenere i giacimenti di valore che storicamente le nostre imprese hanno costruito, così come nel caso del gruppo di imprese vincitrici di questo prestigioso premio, sia di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative. In questa direzione oltre a misure finanziarie la CCIAA con il progetto PIDMEd e sotto la direzione scientifica del prof Alex Giordano sta promuovendo una miriade di attività gratuite per gli imprenditori salernitani in termini di consulenza, formazione e conoscenza”.


I numeri dei Pid
Oltre 70mila sono gli imprenditori che hanno fruito dei servizi dei Punti impresa digitale:
più di 47mila hanno partecipato a corsi e agli eventi (in)formativi tematici organizzati dai Pid presenti in tutta Italia; oltre 14mila imprese hanno misurato la propria maturità digitale con il test di autovalutazione SELFI4.0, disponibile su www.puntoimpresadigitale.camcom.it ; circa 2.000 imprenditori hanno effettuato un assessment approfondito condotto dai Digital Promoter all’interno del network; oltre 10.000 aziende hanno avuto accesso ai quasi 60 milioni di euro erogati attraverso voucher dai Pid per acquistare servizi di consulenza e formazione 4.0.
La fotografia scattata attraverso il test SELFI4.0 sulla maturità digitale delle nostre imprese ci dice che: il 9% è Esordiente, perché legato ad una gestione tradizionale dell’informazione e dei processi; il 49% è Apprendista, utilizza cioè strumenti digitali “di base”; il 32% è Specialista con una buona parte di digitalizzazione dei processi; il 7% è Esperto poiché applica con successo i principi dell’Impresa 4.0; solo il 3% è un Campione con una buona digitalizzazione dei processi e ricorso a tecnologie 4.0

Appuntamento a Napoli per la tavola rotonda sul prossimo Forum Software Industriale

Si svolgerà martedì 8 ottobre presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II – San Giovanni a Teduccio la tavola rotonda “Software Industriale 4.0: il motore della crescita” promossa dal Gruppo Software Industriale di ANIE Automazione e organizzata da Messe Frankfurt Italia.

Dopo la prima edizione di Forum Software Industriale, a inizio anno a Milano, l’incontro intende promuovere una nuova opportunità di confronto, questa volta nel Mezzogiorno, per discutere i benefici derivanti dalle infrastrutture IT in un bacino importante, caratterizzato da una presenza capillare di imprese manifatturiere.

Tappa di avvicinamento al Forum, in programma a febbraio 2020, il convegno tratterà quattro tematiche principali: smart manufacturing, virtual manufacturing e smart product, sicurezza informatica. Interverranno i fornitori di tecnologia specializzati in software industriale, riconosciuto come fattore abilitante nel processo di digitalizzazione delle imprese, in un contesto favorito dagli incentivi del piano Impresa 4.0. Sono state inoltre invitate alcune aziende del territorio.

Hanno già aderito: ABB, Cisco, Engineering, Hewlett Packard Enterprise, Miraitek, Oracle, Rockwell Automation, Schneider Electric, Servitecno, Siemens PLM Software, Techsol, Var Group.

Marco Vecchio, Segretario di ANIE Automazione:
“Intelligenza artificiale e collaborazione uomo-macchina, il valore dei dati nell’integrazione dei sistemi di fabbrica e la necessità, sempre più stringente, di proteggerli dai cyber attacchi: questi sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati durante l’evento. Evento che vuole rappresentare un’occasione di confronto con le realtà manifatturiere del Sud Italia e di stimolo all’adozione di queste tecnologie, motore della crescita del comparto”.

Donald Wich, Amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia:

“la nostra realtà è legata a questo territorio dove hanno sede numerose aziende presenti alle fiere internazionali del gruppo. Il rafforzamento del comparto manifatturiero passa per l’innovazione ed è essenziale per lo sviluppo di un tessuto imprenditoriale forte in quest’area d’Italia ad alto potenziale. Vi aspettiamo a questo importante appuntamento che riprenderà a Napoli l’approfondimento sul software industriale, una delle tematiche di maggior interesse e attualità per i professionisti che da vicino seguono la digital transformation”

L’evento è patrocinato da: A.N.I.P.L.A., Campania DIH, Comune di Napoli, Confindustria Salerno, Meditech Competence Center, Punti Impresa Digitale, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Napoli, Unioni Industriali Napoli.

Programma e registrazioni: forumsoftwareindustriale.it

Informazioni essenziali su ANIE Automazione

ANIE Automazione con i suoi Gruppi rappresenta, sostiene e tutela le aziende operanti nei seguenti comparti: Automazione di processo, Azionamenti Elettrici, HMI IPC e SCADA, PLC e I/O distribuiti, Meccatronica, Misura e Controllo, Software industriale, Telecontrollo Supervisione e Automazione delle Reti, Telematica applicata a Traffico e Trasporti, UPS. ANIE Confindustria, con 1.400 aziende associate e circa 500.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato a fine 2018 di 80 miliardi di euro. Le aziende aderenti ad ANIE Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia. Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti: www.anie.it – www.anieautomazione.it.

Informazioni essenziali su Messe Frankfurt

Messe Frankfurt è il più grande operatore al mondo specializzato nell’organizzazione di fiere, congressi ed eventi dotato di un proprio polo fieristico. Con più di 2.500 collaboratori dislocati in circa 30 sedi consegue un fatturato annuo di circa 718 milioni di euro. Lavoriamo in stretta collaborazione con i vari settori fieristici e supportiamo in maniera efficiente gli interessi dei nostri clienti con le nostre aree di business “Fairs & Events”, “Locations” e “Services”. Uno dei principali punti di forza del nostro Gruppo aziendale è la sua rete di distribuzione globale che copre in maniera capillare tutte le regioni del mondo. La nostra ampia gamma di servizi, onsite e online, garantisce ai clienti in tutto il mondo un livello di qualità costantemente elevato e flessibilità nella pianificazione, organizzazione e realizzazione della loro manifestazione. Il ventaglio di servizi offerti spazia dall’affitto del polo fieristico all’allestimento degli stand, dai servizi di marketing al personale e alla ristorazione. La sede principale della Società è a Francoforte sul Meno. Gli azionisti sono la Città di Francoforte, che detiene il 60 percento, e il Land Assia con il 40 percento. Per maggiori informazioni: www.messefrankfurt.com

Workshop #CampdiGrano4.0 – Rural social innovation e tecnologie 4.0

La Camera di Commercio di Salerno all’interno delle attività previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 ha avviato il programma PIDMed volto ad avvicinare le tecnologie digitali alle esigenze delle aziende del territorio.

In questa direzione ha organizzato il workshop #CampDIGrano4.0 – Rural social innovation e tecnologie 4.0  per la filiera cerealicola di qualità, che si terrà nella Biblioteca del Grano di  Caselle In Pittari il prossimo sabato 20 Luglio dalle ore 17.

Le nuove varietà di grano provenienti dalla selezione di grani autoctoni hanno migliori caratteristiche qualitative e nutrizionali e in particolare possono essere più adatte anche a persone con vari tipi di intolleranze alimentari, cosa che interessa una percentuale di popolazione sempre maggiore. Questo rappresenta un vantaggio competitivo interessante che offre nuove possibilità per avviare produzioni agricole anche nelle aree interne votate a produzioni di piccola scala che se ben organizzate possono dare un maggiore valore aggiunto.

Il workshop mira a fornire tutte le informazioni necessarie per abbinare le tecnologie 4.0, in particolar modo IoT (internet delle cose) e Blockchain, alla selezione partecipata evolutiva dei cosiddetti “grani antichi” proposta dallo scienziato Salvatore Ceccarelli, già professore ordinario di Genetica Agraria presso l’Istituto di Miglioramento Genetico dell’Università di Perugia, considerato tra i massimi esperti mondiali di miglioramento genetico partecipativo.

La selezione partecipata evolutiva mira ad ottenere varietà migliorate nella capacità di adattamento alle condizioni climatiche e del suolo locali, caratteristica non riscontrabile nelle varietà convenzionali, ma fondamentale per la sopravvivenza delle produzioni agricole, in risposta ai nuovi cambiamenti globali.

In questa ottica le tecnologie 4.0 non si sostituiscono all’uomo, né tantomeno “corrompono” settori dove l’approccio tradizionale rappresenta un valore aggiunto, bensì sono addomesticate e usate di supporto all’attività umana. Si parlerà infatti di sistemi di sensoristica volti a misurare e registrare le attività svolte sul campo e di metterle in relazione con una misurazione scientifica dei cambiamenti climatici. La selezione delle sementi infatti sarà svolta insieme agli agricoltori che potranno poi mantenere e riprodurre autonomamente il proprio seme, diventando in questo modo custodi attivi della biodiversità. Tali innovazioni possono incidere positivamente sul reddito degli agricoltori, favorendo la diminuzione dei costi di produzione e incrementando il valore dei prodotti ottenuti da una filiera integrata locale. 

L’utilizzo di tecnologie 4.0 a basso costo consente di monitorare e mappare tutto questo dando così ripercussioni positive su tutta la filiera del frumento, ad esempio per fornai, pasticcieri, pastai e ristoratori, e ovviamente sul consumatore.
Le varietà selezionate nei diversi territori possono essere infatti valutate anche in funzione di caratteristiche tecnologiche e nutrizionali puntando a implementare filiere produttive locali. Le specifiche qualità nutrizionali consentono ai trasformatori di proporre nuovi prodotti a base di cereali con migliorate caratteristiche nutrizionali, sfruttando nuovi trend di mercato e proponendo prodotti ad alto valore aggiunto sia per il mercato locale che per l’export. 

Si pensi solo che l’incidenza della sensibilità al glutine in Italia è del 25% per cui una persona su quattro sarà motivata all’acquisto di prodotti derivati da questi grani, perché si potranno utilizzare pane e pasta senza manifestare gli inconvenienti dovuti alla presenza del glutine come per esempio persone con il colon irritabile. Fornai, pasticceri, pastai avranno vantaggio nel proporre prodotti ottenuti da questi grani che possono essere utilizzati dalle persone con la sensibilità al glutine e nell’ampliare la gamma per le persone che non hanno tale problema.

L’evento si svolge proprio nelle aree interne del Cilento dove da tempo c’è una rete di imprese innovative che ruotano intorno all’esperienza del Palio del Grano e del Monte Frumentario di Caselle In Pittari che sta sperimentando approcci innovativi proprio per stimolare i processi di trasformazione digitale per un comparto che sembra particolarmente interessante.

Oltre al genetista Salvatore Ceccarelli parteciperanno all’evento Rosario Floriddia (Coordinamento Toscano dei Produttori Biologici), Matthias Lorimer (Coordinamento Europeo Liberiamo la diversità), Riccardo Franciolini (Rete Semi Rurali), Lucio Cavazzoni (ex Presidente Alce Nero e fondatore GOODLAND), Alex Giordano (Università Federico II di Napoli e direttore scientifico del progetto PIDMed), Davide Gomba (Managing Director Officine Innesto) e Antonio Torre (Full Stack e Data Developer).

Durante l’evento saranno presentati i progetti realizzati durante il workshop  #CampdiGrano4.0: IoT e OpenSource Hardware per la biodiversità a cura di RuraHack e Campdigrano.

Industria 4.0 a misura di PMI

Di recente i nostri amici di Social Reporters sono andati in missione per PIDMed all’evento milanese Industria 4.0 a misura di PMI per approfondire le tematiche legate alla nuova legge di bilancio e a tutti i vantaggi derivanti dalle agevolazioni per le micro, piccole e medie imprese.

La nuova legge di bilancio ha introdotto una serie di novità che impattano sul Piano Nazionale Impresa 4.0. e per questo, A.P.I. Associazione piccole e medie industrie ha proposto un seminario gratuito rivolto a tutte le PMI che intendono investire in sistemi innovativi.

Seminario A.P.I.

Michele Castellana, Responsabile del servizio Fiscale, Gestionale, Societario A.P.I. e l’ing. Paolo Calveri, Laboratorio Industry 4.0. , hanno affrontato questi aspetti:

  • Iper ammortamento sempre più a misura di PMI: confermato per tutto il 2019, è stato previsto un innalzamento delle aliquote inversamente proporzionale all’investimento.
  • Mini IRES: riduzione dal 24 % al 15% dell’aliquota IRES sugli utili reinvestiti nell’acquisto di beni strumentali materiali nuovi o nell’assunzione di personale dipendente a tempo determinato o indeterminato.
  • Bonus formazione 4.0 : esteso al 2019 il credito d’imposta per la formazione 4.0, a beneficio dei dipendenti.
  • Voucher manager 4.0 : contributo a fondo perduto, nel biennio 2019 – 2020, per l’acquisto di prestazioni consulenziali specialistiche al fine di sostenere processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie previste nel Piano Impresa 4.0.
Paolo Calveri Lab. Industry 4.0

Vi proponiamo di seguito le interviste a Paolo Calveri, Michele Castellana e Stefano Valvason, quest’ultimo direttore generale A.P.I. Associazione Piccole e Medie Industrie, in cui si racconta cosa può fare l’innovazione 4.0 per le pmi, come può rispondere alle loro esigenze e quali sono i possibili vantaggi derivanti dall’implementazione di tecnologie 4.0 nel proprio business.

Paolo Calveri, Laboratorio Industry 4.0.
Michele Castellana, Responsabile del servizio Fiscale, Gestionale, Societario A.P.I.
Stefano Valvason, direttore generale A.P.I.

Rassegna Stampa Digital Cafè

Il 26 febbraio si è tenuta, presso la CCIAA di Salerno, la Conferenza Stampa Digital Cafè, il programma di incontri del Centro per l’Artigianato Digitale realizzato in collaborazione con PIDMed e rivolti alle imprese della provincia di Salerno. Venti seminari gratuiti rivolti ad artigiani, imprenditori e professionisti makers, per introdurli alla trasformazione digitale 4.0.

Ad aprire la conferenza di presentazione dell’iniziativa, tenuta martedì 26 febbraio 2019 presso la Camera di Commercio di Salerno – via Generale Clark 19, Alessandro Giordano, Università Federico II di Napoli e Direttore Scientifico del progetto PIDMed. Quarta Rivoluzione Industriale e concetto di impresa 4.0 per le piccole e medie imprese i temi principali trattati calati nella realtà salernitana ponendo l’attenzione sull’importante opportunità di formazione ed aggiornamento aperta a professionisti e PMI interessati a sperimentare le nuove tecnologie digitali ed applicarle alla loro professione.

A seguire Amleto Picerno Ceraso, Fondatore di Medaarch ed esperto di Additive Manufacturing e Digital Innovation, ha illustrato nel dettaglio il programma delle attività formative che si terranno al Centro per l’Artigianato Digitale di Cava de’ Tirreni. 

Ha concluso i lavori Andrea Prete. il presidente della Camera di Commercio di Salerno e Vicepresidente Vicario di Unioncamere Nazionale.

“Siamo davvero felici di lanciare queste opportunità di aggiornamento professionale in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno e l’iniziativa PIDMed – afferma Amleto Picerno Ceraso – Gli strumenti di formazione che abbiamo messo a punto  danno la possibilità ad imprese e artigiani di scoprire il valore che le tecnologie digitali possono apportare alle loro attività.” I seminari proposti andranno dalle tecnologie più interessanti di fabbricazione digitale inserite nel Piano Industria 4.0. ai percorsi che le aziende devono affrontare per la trasformazione digitale dei loro processi e prodotti.

“La realtà industriale italiana, il cui tessuto imprenditoriale è costituito per lo più da piccole imprese, necessita di approcci e soluzioni diverse e rispettose delle singole peculiarità di ciascun comparto. Il concetto di concetto “industry 4.0” utilizzato in Germania è legato ad un mercato con caratteristiche profondamente diverse. – dichiara Andrea Prete presidente della Camera di Commercio di Salerno e Vicepresidente Vicario di Unioncamere – spiegando le motivazioni che hanno fatto nascere PIDMed-  Siamo stati la prima Camera di Commercio che, attivando una collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, recentemente nominata Competence Center del Piano Nazionale Impresa 4.0, ha avviato un percorso di avvicinamento alle micro/piccole/medie imprese del territorio al fine di sviluppare un modello autoctono di innovazione che sia capace contemporaneamente sia di sostenere i giacimenti di valore che storicamente le nostre imprese hanno costruito sia di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative”.

In questa direzione oltre a misure finanziarie, la CCIAA con il progetto PIDMed sta promuovendo una miriade di attività gratuite per gli imprenditori salernitani in termini di consulenza, formazione e conoscenza.

“L’Italia, al centro della complessità tra Europa e Mediterraneo, merita di cogliere la sfida per generare un modello d’innovazione coerente con i suoi valori e le sue peculiarità. –ha spiegato Alessandro Giordano-  Le piccole e medie imprese che hanno fatto grande l’Italia non possono snaturarsi sotto il peso della propaganda tecnologica. Ma è il tempo di addomesticare le tecnologie per rilanciare e fare grandi le nostre imprese nel mondo, producendo impatti positivi sull’economia, l’ambiente e le nostre comunità. Questo è possibile farlo mettendo al centro la conoscenza del saper fare delle eccellenze imprenditoriali dei territori, interconnettendola con il meglio della ricerca scientifica e tecnologica 4.0, grazie a ponti non solo con il mondo accademico ma anche con realtà come fablab, startup e il Centro di Artigianato Digitale”.

Qui maggiori info.

Di seguito cosa si è detto dell’evento:

Dentro Salerno

Salerno notizie

Gazzetta di Salerno

TgNews24

Amalfi Notizie

Geos News

Positano News

SeiTV

Salerno Notizie.it

Costo Zero

Salerno Today

Dentro Salerno

Lira TV

La Red

Salerno Sera

TG RTC Quarta Rete

TG Lira TV

Seminari e corsi sulle tecnologie 4.0 con PIDMed e CAD

Un anno ricco di eventi e workshop con #PIDMed! Insieme a Mediterranean FabLab – Medaarch e Centro per l’Artigianato Digitale abbiamo preparato un programma di 27 seminari gratuiti, #DigitalCafè, e un ciclo di 9 corsi per la trasformazione digitale, #ToolBox.

Tool Box è un pacchetto di 9 workshop rivolti ad artigiani, Pmi, professionisti makers ed appassionati. I corsi proposti sono di due tipologie:

I primi del ciclo Fabbricazione digitale sperimentano le tecnologie più interessanti di manifattura avanzata inserite nel Piano Industria 4.0

I secondi del ciclo Design Idea, sono laboratory che aiutano le aziende a trasformare e ripensare la propria attività grazie ai vantaggi offerti dalle tecnologie digitali.

Il costo totale del pacchetto è di : 1500 euro + IVA

COME FUNZIONA IL CICLO FABBRICAZIONE DIGITALE?

  • Ogni seminario si divide in 3 parti
  • Imparo: La prima parte la trascorreremo a conoscere, con l’aiuto di esperti del settore, gli strumenti per la modellazione tridimensionale e il disegno vettoriale. Utilizzeremo il software Rhinoceros 3D e i suoi applicativi.
  • Progetto: Alla luce di quello che avremo conosciuto progetteremo insieme un oggetto che verrà realizzato grazie alle tecnologie di fabbricazione digitale presenti nei laboratori del Centro per l’artigianato digitale.
  • Realizzo: Vi accompagneremo nella messa in macchina degli oggetti progettati ed insieme impareremo i limiti e le opportunità del digitale per la nuova manifattura. QUANTO DURA UN CORSO FABBRICAZIONE DIGITALE?

• Gli eventi durano 12 ore divisi in 2 giorni dalle 10 alle 17 con un’ora di pausa pranzo.( il corso PRINT THE CITY durerà 24 ore divisi in 4 giorni)

CHI PUÒ PARTECIPARE ?

• Tutti sono i benvenuti!!! Che tu voglia partecipare come azienda manifatturiera, studio di architettura, bottega artigiana, start up, gruppo di amici appassionati di innovazione, dirigente di un ente, ricercatore universitario, il design è la tua soluzione! Hai solo bisogno del tuo laptop e dei software che noi ti indicheremo.

Di seguito i corsi previsti:

  • FABBRICAZIONE DIGITALE: ARDUINO PER LA ROBOTICA
  • FABBRICAZIONE DIGITALE: FRESATURA PER STAMPI E CALCHI
  • FABBRICAZIONE DIGITALE: PRINT THE CITY
  • FABBRICAZIONE DIGITALE: FRESATURA PER IL LEGNO
  • FABBRICAZIONE DIGITALE : LAVORAZIONI ROBOTICHE PER IL POLISTIROLO

COME FUNZIONA IL CICLO DESIGN IDEA?

DESIGN IDEA

  • Ogni seminario si divide in 3 parti
  • Imparo: Le prime due ore le trascorreremo a conoscere, con l’aiuto di esperti del settore, il tema che affrontiamo. Concetti e dati ci aiuteranno ad entrare nel profondo dei temi trattati.
  • Definisco: Alla luce di quello che avremo conosciuto vi aiuteremo a definire in maniera puntuale quello di cui la vostra impresa ha bisogno per innovarsi.
  • Metto in pratica: Vi accompagneremo nella messa in pratica dei nuovi principi per i vostri prodotti grazie ad una metodologia precisa di design thinking guidata da test. QUANTO DURA UN CORSO DESIGN IDEA?

• Gli eventi durano 6 ore dalle 11 alle 18 con un’ora di pausa pranzo.

CHI PUÒ PARTECIPARE ?

• Tutti sono i benvenuti!!! Che tu voglia partecipare come azienda manifatturiera, studio di architettura, bottega artigiana, start up, gruppo di amici appassionati di innovazione, dirigente di un ente, ricercatore universitario, il design è la tua soluzione! L’unica cosa che ti chiediamo è che tu non sia solo! L’azienda o il ricercatore universitario dovranno lavorare in un gruppo composto almeno da 3 persone. Non importa se chiami soci, colleghi amici o parenti. L’importante sarà lavorare in team su un obiettivo comune. Da soli non si arriva mai molto lontano.

Di seguito i corsi previsti:

  • DESIGN IDEA: DIGITAL FAB
  • DESIGN IDEA: DESIGN ECOVATIVO
  • DESIGN IDEA: DESIGN FINANZIARIO
  • DESIGN IDEA: DATA USE

Digital Cafè è un ciclo di 27 incontri gratuiti rivolti ad artigiani, Pmi, professionisti makers ed appassionati. I seminari proposti sono di due tipologie:

I primi del ciclo Maker@works affrontano le tecnologie più interessanti di fabbricazione digitale inserite nel Piano Industria 4.0

I secondi del ciclo Design Idea, riguardano i percorsi che le aziende affrontano per la trasformazione digitale dei loro processi e prodotti.

Questi di seguito sono tutti i seminari previsti. Puoi prenotarti e avere maggiori info qui:

?392 5149075
✒️cad@medaarch.com

  • MAKER@WORKS: 3D PRINT
  • MAKER@WORKS: LASER CUT
  • MAKER@WORKS: ARDUINO
  • MAKER@WORKS: ROBOTIC MANIFACTURING
  • MAKER@WORKS: BIOFABRICATION
  • DESIGN IDEA: DIGITAL FAB
  • DESIGN IDEA: DESIGN ECOVATIVO
  • DESIGN IDEA: DESIGN FINANZIARIO
  • DESIGN IDEA: DATA USE
  • DESIGN IDEA: SERIOUS PLAY
Scroll to top
Quanto sei digitale