PIDMed: News dal web 5 aprile 2020

In questo spazio puoi trovare una raccolta di tutte le ultime notizie dal web sul mondo Impresa 4.0, sulla smart factory, sulle tecnologie abilitanti, sull’innovazione nel lavoro, nelle nuove figure professionali, sulle digital skills, sulle startup, sulle opportunità per le Micro, Piccole e Medie Imprese.

Tutte le web news più interessanti di questa settimana:

#IoLavoroSmart https://twitter.com/minlavoro/status/1243454804778717186?s=12&fbclid=IwAR2W_Hh_XHFkYyeMkq584o2T0LwvfD_I85SIvupyG1L2-RxhwuE05vqxMII
Newsletter Mise https://newsletter.mise.gov.it/newsletter/mise-42/?fbclid=IwAR0GPJ_PtNM3TyR53a3cbVWeRALWkWnHoOWh8tdUjkb1D4VdHBA7TZEpcMI
Domande e risposte sulle nuove misure economiche – COVID-19 http://www.mef.gov.it/covid-19/faq.html
#Agcom #iorestoacasa Qualche consiglio per ridurre il traffico sulla rete mobile in questo periodo di #EMERGENZACOVID19 #COVID19 #smartworking #elearning #FakeNews https://twitter.com/AGCOMunica/status/1243559721606492161?s=20
MiSE: le misure per imprese e lavoratori nel Decreto Cura Italia https://www.mise.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2040889-imprese-e-lavoratori?fbclid=IwAR3AOijTb7rc4_qiA2Skb8b5OvN_ZuJolb6E_-nAbuAkzDqSNSyIRpEF4Rc
Smart working da record, Infocamere punta sugli “anticorpi digitali” https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/smart-working-da-record-infocamere-punta-sugli-anticorpi-digitali/?fbclid=IwAR3XLbVH6ZaLkbzz9HDigFtrbPD9f7OlmADBFYR4SuwE-60QFgRzroIg0d4
Fronteggiare il COVID-19 sfruttando il piano Industria 4.0 https://www.giornaledellepmi.it/fronteggiare-il-covid-19-sfruttando-il-piano-industria-4-0/
Smart working: solo 3 imprese italiane su 10 hanno sistemi anti hacker https://www.cwi.it/sicurezza/sicurezza-dei-dati/smart-working-solo-3-imprese-italiane-su-10-hanno-sistemi-anti-hacker-126944
Intelligenza artificiale in Italia, ecco la nostra vera vocazione https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/intelligenza-artificiale-in-italia-ecco-la-nostra-vera-vocazione/
Startup e coronavirus, che cosa possono fare durante l’emergenza e dopo https://www.economyup.it/startup/startup-e-coronavirus-che-cosa-possono-fare-durante-lemergenza-e-dopo/
Da Anie: gli effetti dell’emergenza Covid-19 sulle imprese di tecnologia e le richieste del settore https://www.automazioneindustriale.com/ultime-notizie/da-anie-gli-effetti-dellemergenza-covid-19-sulle-imprese-di-tecnologia-e-le-richieste-del-settore/

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Rassegna Stampa 30 marzo 2020

Stiamo reagendo come possiamo alle difficoltà di questo momento: chi si trova nelle zone più colpite dal virus combatte contro la malattia e contro la morte: ancora ieri (29 marzo) 756 persone che non ce l’hanno fatta.

Dall’altra parte, anche geograficamente parlando, stanno aumentando le persone che hanno difficoltà economiche oggettive. I più colpiti sono i redditi da lavoro indipendente (liberi professionisti, ristoratori etc.) e quelli dei lavoratori a tempo determinato, ma anche i redditi di molti lavoratori a tempo indeterminato posti in cassa integrazione straordinaria o in congedo straordinario.

Secondo alcuni calcoli, dopo due mesi di quarantena le famiglie italiane che potrebbero ritrovarsi sotto la soglia di povertà oscillano dallo 0,4% (circa 100mila famiglie) all’1% (circa 260mila famiglie). La percentuale di nuovi poveri sarà concentrata maggiormente al Centro e al Sud del Paese.

Per questo due giorni fa (28 marzo) è stato stabilito di stanziare 400 milioni di euro per dare alle famiglie in difficoltà un’una tantum in buoni spesa che dovrebbe arrivare a 400 euro e un anticipo da 4,3 miliardi che gira subito ai sindaci il 66% del loro fondo annuale.

Purtroppo questo è il tempo in cui non ci si può fermare troppo a riflettere e bisogna reagire. Sarebbe auspicabile non dover arrivare a forme di conflittualità sociale troppo alta che potrebbero indebolire ulteriormente il nostro organismo sociale.

Certo in molti si devono fare domande sulle scelte che abbiamo preso negli ultimi 20 anni per esempio sul cosiddetto efficientamento della spesa pubblica.

Cerchiamo di concentrare le energie, se possibile, per evitare confusione e per collaborare a soluzioni operative (che già sono oggettivamente complesse per tutti). Ognuno faccia la sua parte.

Di seguito gli articoli scaricabili:

Ai Comuni 4,7 miliardi, c’è il bonus famiglia da 3-400 euro

Allarme liquidità nelle imprese, catena dei pagamenti a rischio

Allarme sui consumi, fino a 52 miliardi in meno

AUMENTA IL RISCHIO CONCRETO DELLA POVERTÀ

Boccia_ serve unità per il Paese, il 70% delle imprese chiuderà

Bonus e aumenti a chi deve lavorare

Contratti a tempo, nodo causali_ riconversioni a rischio

CORONAVIRUS VS DEMOCRAZIA

Draghi_ “Serve più debito pubblico per proteggere cittadini e bilanci”

Francia e Italia insistono_ aiuti Mes senza condizioni

GLI AIUTI DELL’EUROPA VALGONO 93 MILIARDI, IMPEGNATI AD AUMENTARLI

L’incubatore Fabriano traina le start up dell’Appennino

Meccanica, imprese chiuse al 93% A casa 1,4 milioni di lavoratori

Paesi che difendono meglio il capitale umano

Tasse, verso lo stop fino a maggio_ tetto a 10 milioni di ricavi

USA_ì_Famiglie, sanità, Pmi e grandi imprese_ scudo da 2mila miliardi

Rassegna Stampa 23 marzo 2020

“Siamo di fronte a una crisi senza precedenti per cui adottiamo misure senza precedenti. Non si allarga solo il perimetro della flessibilità di bilancio, ma si autorizzano i singoli paesi a deviare dal percorso di aggiustamento dei conti pubblici. Ciò è pienamente giustificato, se non doveroso, perché altrimenti avremmo corso il rischio che le nostre regole fossero ignorate. L’entrata in vigore della clausola non significa che i paesi possano ignorare la sostenibilità delle loro finanze pubbliche nel medio e lungo termine. Ma oggi si tratta di far fronte con misure di spesa a una crisi senza precedenti.” Così il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni che in un’intervista ha descritto le opzioni sul tavolo.

Tra oggi e domani i ministri delle Finanze europei torneranno a discutere della disastrosa situazione economica provocata dal virus.

Riusciranno a mettersi tutti d’accordo o dovremo continuare ad assistere alla sgradevole scena dei “capponi di Renzo” che gli Stati europei ci hanno regalato in queste settimane?

Di seguito gli articoli scaricabili:

Cibo, bit e farmaci_ la nuova domanda ai tempi del virus

Cina, prove generali di ripartenza della manifattura

Comuni, rischio buco da almeno 3 miliardi

Cos’è l’economia di guerra

Fondi Ue, governo a caccia di risorse

L’industria Ue cerca 80 milioni di tecnici hi tech entro il 2025

Non possiamo farcela con gli strumenti anti crisi di 10 anni fa

Non sarà più come prima_ filiera 4.0 a prova di futuro

Scatta la cassa integrazione Bonus autonomi a fine mese

Si infettano anche i conti tedeschi Cade il tabù del “deficit zero”

Tram e treni, big data viaggianti

Troppe Pmi a secco di liquidità Il rischio di default raddoppia

Un robot da tre milioni di uova al giorno

Rassegna Stampa 16 marzo 2020

Sabato si parlava di un pacchetto per l’Italia di 15 miliardi di euro e ieri, invece, è stato approvato un decreto da 25 miliardi: tre e mezzo per la sanità e dieci per il lavoro.

Le fabbriche italiane si sono messa al servizio del paese come ha detto il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

E mentre nelle zone industriali del Paese l’emergenza è recuperare mascherine e trovare spazi per i nuovi malati colpiti dal virus, si devono per forza studiare misure che sostengano l’economia della nostra Italia malata. Con le tecnologie che, a quanto sembra, diventeranno sempre più centrali per supportare il rilancio, appena potremo rimetterci in piedi.

Anche se il mantra di questi giorni è #andràtuttobene il presente e il prossimo futuro sono foschi e di sicuro non felici. In questi giorni stiamo sperimentando che nessuno si salva da solo.

Di seguito gli articoli scaricabili:

Aziende alimentari tutte aperte, approvvigionamenti per un mese

Boccia_ «Nell’emergenza le fabbriche sono al servizio del Paese»

Bonus turismo e per il credito garanzie fino a 2,5 milioni

Con Resto al Sud 4.642 nuove imprese

Coop_ «Nessun allarme scorte, sull’ortofrutta rischio stagionali»

Il numero della Natura

Imprese sociali al test Europa

Le misure

Resto al Sud a passo lento

UN CIRCOLO VIRTUOSO PER L’ECONOMIA REALE

Una strategia per sostenere la vivace industria culturale e creativa di livello europeo

Rassegna Stampa 9 marzo 2020

Chi fa di conto per mestiere osserva questo momento con sgomento e sul pallottoliere continua a sottrarre: il Covid-19, dice l’OCSE, rappresenta per l’economia globale il pericolo più grande dai tempi della crisi finanziaria del 2008. Unioncamere dice che l’economia italiana dovrà pagare quasi 19 miliardi di euro ad essere ottimisti.

Purtroppo non è ancora venuto il momento di cominciare a contare i danni perché siamo nel pieno di una situazione critica imprevedibile che abbiamo preso con una leggerezza eccessiva.

Gli Stati europei si fanno concorrenza tra di loro (la Francia chiede alle aziende italiane il certificato #coronavirus-free) senza rendersi conto che intorno ai fatti come questo l’unica salvezza è pensare e agire insieme.

Verranno tempi migliori …

Di seguito gli articoli scaricabili:

Contributi e ritenute, due mesi di stop a fiere alberghi e trasporti

Dalla Ue ok al deficit

Ecobonus al 100%_Subito impresa 4.0

L’economia

Ocse_ l’epidemia può dimezzare la crescita globale

Per le Pmi cruciale identificare e mitigare i rischi

piano Sud

Sgravi alle imprese che tornano e sblocco delle opere pubbliche

un vaccino per l’economia

Unioncamere_ per l’Italia un conto da 19 miliardi

Urgente sbloccare la riforma delle Camere di Commercio

Rassegna Stampa 2 marzo 2020

Tutti #nessunoescluso. Il Green New Deal riguarderà ogni settore che sarà chiamato a contribuire alla #NeutralitàClimatica che l’Europa si impegna a raggiungere entro il 2050.

Riguarderà tutti i settori produttivi, dall’energia all’agroalimentare, passando per l’edilizia e i trasporti, con una serie di provvedimenti e target che prenderanno forma nei prossimi mesi. In nome di una sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica con 48 azioni specifiche che verranno avviate tra quest’anno e il prossimo.

Anche noi ci aggiungiamo al coro che ha fatto partire la domanda delle domande: si rivelerà un’utopia o il traguardo è raggiungibile?

Di seguito gli articoli scaricabili:

A Bergamo il paese dei record una fabbrica ogni 50 abitanti

Informatica, fisica, chimica_il lavoro c’è i giovani no

l’ombra della recessione

Nell’Italia fatta a mano il passato come il futuro

Nelle fabbriche meno energia e prodotti senza sprechi

NO A COMPROMESSI SULLA SOVRANITA TECNOLOGICA

Se donare costa

Tra utopia e realtà le tre variabili del Green Deal

Vodafone e Cisco, accordo sull’hi tech

Il private equity non premia le Pmi

l’economia che soffre

Rassegna Stampa 24 febbraio 2020

Il mondo intorno cambia rapidamente e spesso nel disorientamento generale lo sguardo che abbiamo è spaventato. Accade, per esempio, se si guardano i dati di Confcommercio che ci dicono che l’Italia in 11 anni ha perso 70mila piccoli negozi, una perdita del 12% che nei centri storici supera il 14,3 per cento. Non è andata meglio agli ambulanti, comparto che nello stesso periodo ha perso il 14,2% degli imprenditori scesi a poco più di 84mila dai 98mila del 2008. In compenso sono cresciute altre attività come bar, take away, ristoranti e alberghi e anche la vendita on line.

Anche per l’industria la situazione non è rosea: l’Istat registra a dicembre il sesto calo consecutivo delle vendite estere delle imprese con una frenata che coinvolge quasi tutti i settori, con l’eccezione di farmaceutica, alimentare e tessile.

Come se non bastasse da domenica parti consistenti dell’Italia sono in quarantena e anche questa ci sta costando cara. Già da domenica scorsa si è cominciato a fare il conto economico di questa emergenza e, per fare degli esempi, le imprese di Codogno e Casalpusterlengo, i due comuni finiti per primi in quarantena in Lombardia, che fatturano da sole 1,5 miliardi l’anno ogni giorno di stop rischiano di mandare in fumo 4 milioni di entrate. Il conto può salire a 18 milioni al giorno se la serrata coinvolge tutta la provincia di Lodi. Le 461 imprese di Vo’ Euganeo — paese da cui arriva la prima vittima del virus — macinano 107 milioni di incassi l’anno, oggi a rischio.

A simboleggiare che il momento è proprio triste l’interruzione anche del Carnevale di Venezia che, calcola Confturismo, ha fatto perdere 22 milioni.

Spavento ma quanto ci costi?

Di seguito gli articoli scaricabili:

Commercio, in dieci anni chiusi 70mila negozi

Confindustria, al via il confronto sui programmi

EMISSIONI ZERO così è possibile

Giù i ricavi dell’industria. E’ il primo stop dal 2015

Industria 4.0 con perizia semplice

L’economia

lI professionista si trasforma sull’onda della svolta green

Spinta dell’industria alimentare

Start up e incentivi, si riapre la partita

UN WELFARE 4.0 PER COLMARE IL GAP CON LA UE

 

Rassegna Stampa 16 febbraio 2020

Parola d’ordine: sostenibilità. “Le imprese che hanno scelto la sostenibilità come criterio guida –ha detto l’ex Ministro del lavoro Enrico Giovannini- hanno un vantaggio in termini di produttività molto significativo rispetto alle imprese classiche: il 15% in più per le imprese molto grandi, il 10% per le grandi e il 5% per le medie”.

Il Green New Deal può essere anche per l’Italia un orizzonte verso il quale incamminarsi, cosa che non ha fatto fino ad ora: “l’Italia non ha speso neanche i fondi Ue 2014-2020, e quelli stanziati dalle precedenti finanziarie per sostenere la transizione energetica e tecnologica di pezzi importanti della nostra economica”,  ha detto Giovannini.

Di fronte ai dati di questi mesi che fanno intravedere il fantasma della recessione Giovannini dice che l’Italia, in questo momento, è un Paese senza progetto.

Possibilità di ripresa ne abbiamo? Una via è quella di valorizzare le eccellenze che abbiamo  e non sono poche. L’Europa può essere un alleato e, d’altra parte, il progetto europeo esiste perché l’unione fa la forza e l’Europa, ora, “può avere la forza di condurre una politica estera e commerciale coerente, forte del fatto di essere il più grande mercato del mondo”.

Di seguito gli articoli scaricabili:

A Torino la fiera dedicata all’automazione

ANDIAMO A CACCIA DI TALENTI e sappiamo come trattenerli

Così aiutiamole imprese a capire big data e social network

Fantasma Recessione

I FONDI EUROPEI RENDONO DI PIÙ se sono investiti in formazione

Il Governo liberi le imprese dall’isteria regolatoria

ncentivi bloccati, frena la corsa delle start up

Industria 4.0, le Pmi della Toscana a caccia di risorse competenti

La Campania vara i 22 distretti del cibo

Napoli lo sta dimostrando. L’innovazione è il digitale

Quel ponte che lega educazione e imprese

Ricerca, Napoli punta sul 5G. E studia il modello Milano

Vino, olio e pasta salvi

Rassegna Stampa 10 febbraio 2020

Questa settimana c’è una notizia sulla quale si focalizza tutta la nostra attenzione. Riguarda una delle nostre #ItalicheBiodiversità da tutelare e da valorizzare.

Si tratta di una biodiversità preziosa che rappresenta un’opportunità per la crescita del Paese: è l’Italia dei mestieri artigianali che contribuisce all’agricoltura più innovativa, alla competitività di settori come la moda e l’arredo, alla crescita di un turismo originale e rispettoso dei territori. E siamo molto d’accordo con quanto dice bene Stefano Micelli: “la combinazione fra digitale di punta e mestieri della tradizione può apparire incoerente a un’opinione pubblica poco abituata a conoscere da vicino il Made in Italy. In realtà la saldatura fra digitale e maestria artigiana, già oggi abbondantemente praticata, è l’unica strada per ricomporre un’alleanza fra creatività e manifattura tradizionale, fra talenti e territori in difficoltà, fra generazioni diverse che hanno bisogno di ritrovare punti di contatto fondati sull’opportunità economica oltre che sul riconoscimento culturale. È proprio sulla gestione di questi opposti (apparenti) che oggi è possibile immaginare un progetto di sviluppo che guardi al futuro del nostro Paese”.

Di seguito gli articoli scaricabili:

Cyber difesa delle imprese, conto da 1,3 miliardi

Da Horizon 2020 ancora fondi per startup e Pmi

Digitale, competenze e sostenibilità I tre diver delle Pmi

Energia rinnovabile, l’Italia è solo 17° al mondo

Goldman tratta con Amazon sui prestiti alle Pmi

Housing sociale, il bond targato Cdp raccoglie 5 miliardi di richieste

Il virus colpisce l’officina del mondo e deglobalizza l’economia

il sistema-imprese centrale nel piano di crescita del Paese

La spinta sul digitale per completare il piano di sviluppo

La Ue cerca l’equilibrio incerto tra rigore e investimenti «verdi»

Più iscritti e subito un lavoro Ecco i sei istituti tecnici anti crisi

Pmi, 55 miliardi per la svolta green

SAPERE ARTIGIANO DA SALDARE CON IL DIGITALE

Trump_ economia mai così forte, ma il meglio deve ancora arrivare

Crescita sostenibile Intesa punta sul Sud

Rassegna Stampa 3 febbraio 2020

Lo chiamano #allarmemismatch: è la distanza tra il gran numero di offerte e di richieste di certi tipi di lavori.

Secondo i dati di Unioncamere nel primo trimestre 2020 le imprese offriranno oltre 1,1 milioni di opportunità lavorative e di queste il 30,6% – circa 355mila posizioni – rischia di rimanere senza risposta per mancanza di candidati.

Pare che siano praticamente introvabili tecnici, diplomati e Its; laureati nelle discipline «Stem». Tra le nuove professioni, legate soprattutto all’innovazione e al 4.0, sono richiestissimi (e difficili da reperire) data scientist e data analyst, ingegneri con preparazione digitale, operai specializzati, chimici, esperti in marketing, modellisti di capi di abbigliamento, addetti alle lavorazioni dei prodotti alimentari.

Il grido d’allarme arriva da tutto il Centro-Nord e soprattutto da tutti i settori core della manifattura italiana. I numeri sono importanti: servono 67 mila persone nella meccanica dove la figura più richiesta è il tecnico in campo ingegneristico; 40 mila sono le figure ricercate nell’Ict e in particolare si cercano analisti programmatori e sviluppatori di software e app; infine servono 25 mila lavoratori nella moda dove la figura più richiesta è il modellista di capi di abbigliamento.

Di sicuro un dialogo sistematico tra gli attori dei territori è necessario ma, a questo punto, serve probabilmente anche una riflessione nazionale sul grande tema delle competenze, sia come nuove occasioni professionali, sia come base di una nuova cittadinanza.

Di seguito gli articoli scaricabili:

Crescita, il governo parte da semplificazioni e innovazione

Dal patto di stabilità alla BEI il green deal dipende da Berlino

È nello spazio il riscatto dell’Ue

In arrivo 1 milione

L’allarme delle Pmi innovative_ le idee ci sono, pochi i talenti

Quasi mille imprese in meno

QUEL GRUPPO D’IMPRENDITORI

Robot collaborativi

Sfida globaledell’industria_il governo lascia sole le imprese

Unicredit intesa con Bei 400 milioni a pmi del Sud

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Quanto sei digitale