Rassegna Stampa del 26 novembre, notizie della settimana 19 – 25 novembre 2018

A.A.A cercasi… è sempre più evidente che il mercato del lavoro italiano sta richiedendo a gran voce tante figure professionali nuove e con formazione specifica.

Secondo Fondirigenti, il fondo interprofessionale nato 20anni fa per iniziativa di Confindustria e Federmanager, nel 2020 più di un terzo delle competenze attuali saranno obsolete per cui la formazione e la conoscenza diventano un obbligo per l’Italia che rimane pur sempre il secondo Paese manifatturiero d’Europa. Anche il Presidente di Federmeccanica conferma chiaramente che in questo nuovo paradigma dell’industria va avanti solo chi si specializza, sposa il digitale e fornisce «servizi su misura» alle altre realtà di un territorio. In questa direzione serve formazione specializzata se è vero che oltre il 40% delle imprese di Federmeccanica lamentano pesantemente il fatto di non riuscire a trovare lavoratori specializzati. In questo rapido processo di cambiamento servono sinergie abilitanti con un ruolo rilevante affidato ai Competence Center. E nei prossimi cinque anni anche l’industria della moda, in tutti i suoi comparti, è pronta a offrire un contratto di lavoro a oltre 47mila “tecnici” (7% laureati, 35% diplomati).

Per altro ci sono settori produttivi che stanno dimostrando una buona capacità di sviluppo come quello della meccatronica che in due anni (tra il 2015e il 2017) ha visto crescere il numero delle società di capitali attive del 32,8%. Nello stesso periodo sono cresciuti i dipendenti (883.082, +23,8% rispetto al 2015) e il fatturato complessivo è balzato del 42,4%, superando i 270 miliardi di euro. Anche qui, come negli altri settori, si deve fare i conti con il mismatch di competenze tra domanda del mondo del lavoro e offerta di personale dotato di una formazione tecnica avanzata.

Sono così importanti le persone adeguatamente formate che, a tutela gli imprenditori che investono sulle persone e sullo sviluppo delle “competenze giuste”, il #Cherrypicking è stato ufficialmente dichiarato concorrenza sleale. Significa che non si può assumere personale strategico e altamente formato da un’azienda dello stesso settore per impiegarlo nello svolgimento di mansioni uguali o anche assimilabili. L’attesa del mondo delle imprese tutte – piccole, medie e grandi – è rivolta alle decisioni del Governo dato che per il piano Impresa 4.0, dopo il riordino deciso con il governo nel disegno di legge di bilancio presentato alle Camere, il cantiere resta ancora aperto.

Per fortuna ci sono esempi virtuosi che ci aiutano a vedere il bicchiere mezzo pieno come il Trentino 4.0 che mostra una ricetta vincente: investimenti in formazione superiori alla media e politiche pubbliche e private per incentivare la nascita di nuove attività ad alto valore aggiunto.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Rassegna Stampa del 19 novembre, notizie della settimana 12 – 18 novembre 2018

Al centro della settimana ancora i commenti e le considerazioni sulla Manovra del Governo soprattutto per quanto riguarda Impresa 4.0 e la spinta alle PMI sul fronte dell’innovazione.

I dati Istat hanno mostrato una flessione della produzione nel mese di settembre e il rischio che si intravede all’orizzonte, negli scenari più cupi, è quello della recessione. Si invoca una vera innovazione che vada al di là della retorica e faccia muovere l’Italia che, invece, sembra attendere i risultati futuri senza progettare il presente. In questo contesto l’impianto per l’impresa 4.0 – uno dei pochi territori di incontro tra un governo degli ultimi anni e la Confindustria – è stato largamente depotenziato. Su questo concordano sia Robiglio (Confindustria Pmi) che Boccia (Confindustria), il quale in settimana ha presentato al Senato una serie di proposte per rispondere alla «prima grande sfida che è il lavoro».

Cresce, infatti, il gap digitale delle imprese e per formare e supportare i giovani talenti stanno intervenendo le grande società. Vodafone propone il programma «What will you be» che vuole supportare 100mila ragazzi in 5 anni. E Manpower group ha lanciato al Kilometro rosso di Bergamo l’Experis Academy con l’ambizione di diventare uno dei poli mondiali della formazione sulla guida autonoma.
Per aprirsi ai giovani anche le Pmi si sono riunite organizzando il Pmi Day: per 42mila giovani si sono aperte le porte in 1.100 imprese.

Ma le indicazioni che arrivano da più fronti, soprattutto al Governo, sono di supportare gli investimenti in
ricerca e sviluppo affinché passino dall’attuale 1,3% del Pil (vale a dire 22 miliardi l’anno) a una percentuale più vicina al 2,9 della Germania. Per altro proprio la Germania, che è stato il pioniere europeo di Industria 4.0, cerca ora di recuperare il ritardo accumulato nei confronti dell’intelligenza artificiale con un Piano Nazionale dedicato. L’investimento è di 3 miliardi di euro nei prossimi 6 anni.

I Millenials sono stati al centro del Forum Wpp/The European House-Ambrosetti Millenials in quanto prima generazione di consumatori che ha accesso diretto e gratuito a servizi e informazioni. Possono avere tutto a casa a costi bassi e usando solo uno smartphone. E questo cambia il volto delle città, dai cui centri storici spariscono negozi di molti settori. Cambia il rapporto con le marche, che ora realizzano prodotti sempre più personalizzati. Cambia il modo di divertirsi, moltiplicando le scelte e le modalità di fruizione.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Rassegna Stampa del 12 novembre, notizie della settimana 5 – 11 novembre 2018

Continuano le reazioni sulle scelte del Governo per quanto riguarda il programma Impresa 4.0. In particolare il presidente di Confindustria digitale ha sottolineato che “mettere in discussione il piano Impresa 4.0 vuole dire rinunciare a 800 mila nuovi posti di lavoro in tre anni. E rinunciare alla riqualificazione di altrettanti lavoratori nello stesso periodo”. Quello che serve, secondo Elio Catania, è il credito di imposta sulla formazione.

Il tema della formazione e delle competenze è il tema principale quando si parla di 4.0 e in settimana si è focalizzata l’attenzione in particolare sul ruolo di managar e dirigenti, facendo riferimento anche ai modelli di formazione possibile per la rapida diffusione di competenze 4.0.

Mercoledì a Milano l’evento organizzato da Deloitte dal titolo “Innovazione ed eccellenze italiane: Food, Nautica e Manifattura” è stata l’occasione per fare il punto sui processi di cambiamento in atto nel nostro Paese e si è parlato anche dei Competence Center, il network per il trasferimento tecnologico in grado di mettere in contatto la ricerca delle università italiane con la domanda d’innovazione delle imprese.

Che le innovazioni tecnologiche possano supportare le imprese nei modi più diversi lo dimostra l’esperienza dell’azienda marchigiana di calzature Doucal’s che ha creato, insieme a un team di esperti dell’Università Politecnica delle Marche, degli occhiali smart virtuali da far indossare ai loro artigiani. Sono accessori speciali, 4.0, perché memorizzano, tramite una videocamera e una scheda di memoria al loro interno, le abilità manuali dell’artigiano calzaturiero per agevolare la formazione del personale, ridurre gli errori, ottimizzare la produzione e tramandare le competenze aziendali.

Ecco di seguito i link agli articoli:

Rassegna Stampa del 5 novembre, notizie della settimana 29 ottobre – 4 novembre 2018

Questa settimana il tema dei temi è quello delle risorse economiche per le imprese. Una parte dei contributi raccolti presenta le occasioni che l’Europa rende disponibili attraverso tanti incentivi rivolti soprattutto alle PMI innovative, alle imprese che investono su ambiente e sviluppo rurale e ai giovani imprenditori. In un altro contributo presente in rassegna si fa riferimento alla disponibilità di ulteriori 560 milioni di euro che sono destinati all’innovazione per agrifood, fabbriche 4.0 e scienze per la vita.

Ancora di risorse si parla in un articolo che presenta i punti più rilevanti del testo finale della legge di bilancio evidenziando la presenza dei voucher per le Pmi che potranno essere utilizzati per consulenze manageriali sull’innovazione digitale e la creazione di un fondo da 45 milioni per progetti su intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Si parla ancora di risorse, anche in tono critico, in altri articoli usciti in settimana come reazioni alle scelte che il Governo sta facendo rispetto al Piano Nazionale Impresa 4.0. Le critiche arrivano soprattutto da Confindustria e, in modo particolare, sui tagli previsti per la formazione.

A conferma dell’utilità di politiche e supporti alla formazione 4.0 i dati Unioncamere e Anpal, dai quali emerge che nei prossimi 5 anni le imprese italiane sono pronte a offrire un posto di lavoro a 469mila tecnici, super periti Its, laureati nelle materie “Stem”. L’attuale offerta formativa, tuttavia, non sarà in grado di soddisfare la richiesta del mondo del lavoro e già oggi, del resto, il 33% delle professionalità tecniche richieste dalle aziende è risultato introvabile.

Ecco di seguito i link agli articoli:

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