Fare Digitale: la cultura data-driven al centro dell’impresa

Il 3 aprile 2025 si è svolto il terzo modulo del percorso Fare Digitale, promosso da PIDMed – il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Salerno. Dopo aver affrontato i temi della strategia e dell’innovazione digitale, il focus si è spostato su una delle risorse più preziose per le imprese contemporanee: i dati. A guidare l’incontro è stato Michele Aponte, CEO e CTO di Ellycode, Microsoft MVP e ideatore della piattaforma di business intelligence Elly. Il suo obiettivo? Dimostrare che anche le PMI, se correttamente guidate, possono diventare organizzazioni data-driven, in grado di raccogliere, leggere e usare i dati per prendere decisioni migliori.

I falsi miti da superare: i dati non sono solo per le grandi aziende

Aponte ha esordito sfatando alcuni luoghi comuni:

 “Non è vero che solo le grandi aziende possono usare i dati. E non è vero che servono milioni di record o competenze tecniche avanzate per iniziare.”

In realtà, ha spiegato, ogni impresa – anche la più piccola – produce quotidianamente una quantità enorme di dati: vendite, clienti, fatture, feedback, flussi social. La sfida non è generarli, ma organizzarli e trasformarli in informazione utile.

Come diventare un’impresa data-driven: partire dalle domande giuste

Il cuore dell’intervento è stato dedicato a un principio semplice ma potente: i dati non parlano da soli, vanno interrogati.
Aponte ha mostrato come partire dalle domande più concrete che un imprenditore si pone ogni giorno – ad esempio “quale cliente è più redditizio?”, “quali prodotti vendono meglio?”, “dove sto perdendo soldi?” – per capire quali informazioni servono davvero e come strutturarle.

KPI, dashboard e AI: strumenti concreti per prendere decisioni migliori

Nel corso del modulo, Aponte ha illustrato una serie di strumenti semplici e accessibili per raccogliere e visualizzare i dati. Ha spiegato l’importanza di pochi KPI ben scelti, dashboard chiare e strumenti intuitivi come Excel o Google Sheets, fino ad arrivare alle piattaforme di business intelligence, più avanzate ma sempre più accessibili grazie all’intelligenza artificiale.

“Meglio tre numeri giusti che trenta grafici inutili,” ha detto, sottolineando come la chiarezza conti più della quantità.

Una parte molto apprezzata dell’intervento è stata dedicata all’uso dell’AI generativa per interrogare i dati. Aponte ha mostrato esempi pratici di come oggi sia possibile chiedere a un sistema: “Trova i clienti più redditizi del trimestre” oppure “Fammi un riassunto delle vendite”, ricevendo risposte comprensibili anche per chi non ha competenze tecniche.

L’intelligenza artificiale non sostituisce l’imprenditore, ma gli offre occhi in più”.

Come iniziare: piccoli passi per grandi risultati

Per concludere, Aponte ha indicato un percorso semplice per avvicinarsi all’analisi dei dati:

  • Raccogliere i dati che già esistono (in Excel, email, gestionali);

  • Scegliere 2-3 indicatori chiave da monitorare ogni settimana;

  • Usare l’AI per semplificare la lettura dei dati;

  • Parlare con il team e costruire insieme una cultura del dato;

  • Chiedersi ogni giorno: “Cosa mi dicono i numeri?”

Scarica le slide per approfondire i contenuti dell’intervento

Per chi desidera approfondire, è possibile scaricare le slide complete di Michele Aponte compilando il form sul sito PIDMed. Un’occasione per avere tra le mani strumenti e suggerimenti pratici per iniziare a lavorare con i dati in azienda.

Prossimo appuntamento: Digitalizzazione dei processi e automazione

Il percorso Fare Digitale prosegue il 2 maggio 2025 con un modulo dedicato alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’automazione, per imparare a rendere più efficienti le attività quotidiane e migliorare il controllo delle risorse.

📍 Iscriviti gratuitamente su www.pidmed.eu e scopri tutti i prossimi moduli in programma.

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