Rassegna Stampa 29 gennaio 2019 (notizie della settimana 21 – 27 gennaio)

Eppur si muove… a geometrie e geografie variabili ma tant’è. Si tratta della geometria e della geografia delle imprese italiane, oggetto di particolare interesse in questi periodi di redditi di cittadinanza e norme anti-divano per capire quali sono le opportunità di lavoro e dove si trovano.

Diciamo subito che le imprese italiane, come sottolinea uno studio di banca Intesa Sanpaolo, sono piccole, a volte piccolissime. Dentro le 17mila aziende manifatturiere attive nei distretti, 1.632 sono decollate negli ultimi 7 anni. Ci sono 588 «eccellenze» nel settore metalmeccanico, 403 nella Moda, 226 nell’agroalimentare, 167 nelle materie plastiche, 163 mobili arredamento, 85 in altri settori. I processi di innovazione e di crescita di queste imprese non sono così frequenti e diffusi se anche Confindustria dice che le aziende, da qui al 2021, metteranno a disposizione ben 193mila posti di lavoro, in diversi settori: dalla meccanica all’Ict, passando per l’alimentare, il tessile-abbigliamento, la chimica, il legno-arredo.  Sono tutti i settori più rilevanti del made in Italy, sempre più a trazione 4.0. E in questi settori  le selezioni si annunciano in salita, trattandosi di “scovare” risorse con competenze tecnico-scientifiche medio-alte, oggi praticamente introvabili (visti gli attuali numeri dell’offerta scolastica, secondaria e terziaria professionalizzante).

Le imprese cercano prevalentemente tecnici e operai specializzati e si trovano nel nuovo triangolo industriale Milano-Bolonga-Treviso. Dal punto di vista geografico, quindi, oltre la metà delle assunzioni previste nel primo trimestre di quest’anno sarà al Nord.

Intanto è stato definito uno dei tasselli dell’originario piano Industria 4.0: la costituzione dei centri di competenza. Tutti e 8 i Centri sono stati costituti in varie dislocazioni del Paese. Si tratta di hub, distribuiti sul territorio, che dovranno rappresentare i punti chiave del trasferimento tecnologico verso il mondo delle imprese. Tra fine gennaio e l’inizio di febbraio è atteso il decreto di assegnazione dei fondi da parte del Mise ma già ora, sulla base dei negoziati chiusi, si può tracciare un quadro dell’attività.

Di seguito i link agli articoli:

Esperta di comunicazione ed etnografia digitale. Mi occupo di formazione e facilitazione nell'ambito della trasformazione digitale e innovazione sociale. Amo la musica, l'arte e il cibo. pina.caliento@pidmed.eu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to top
Quanto sei digitale